Avis del Trentino, ventimila i soci della solidarietà

Redazione06/06/20213min
avis trentino


Nonostante le difficoltà legate all’emergenza Covid, nel 2020 i soci di Avis del Trentino sono aumentati di 694 unità (1.358 nuovi ingressi, a fronte di 664 cessazioni), raggiungendo quota 20.791. Un risultato importante, messo in luce dal presidente uscente dell’Associazione volontari italiani sangue Franco Valcanover in occasione dell’assemblea di sabato 5 giugno, alla quale hanno preso parte anche l’assessore provinciale alla salute Stefania Segnana e il direttore amministrativo dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari Andrea Maria Anselmo. Nel ringraziare Valcanover per l’impegno e la collaborazione garantiti nel corso della sua presidenza durata quattro anni, anche a nome dell’intera comunità trentina, l’esponente della Giunta provinciale si è congratulata con il nuovo consiglio eletto oggi dai delegati delle Avis comunali e di base del Trentino, che al suo interno nominerà il presidente: “Continuerete a trovare nella Provincia autonoma di Trento un interlocutore attento alle vostre istanze. Rappresentate uno dei volti più belli del Trentino, perché grazie al gesto disinteressato di tanti donatori che si mettono a disposizione della comunità, il sistema provinciale è autosufficiente nella produzione e nel consumo di sangue e anzi conferisce diverse migliaia di sacche fuori regione”.

Fondamentale nel garantire la prosecuzione dell’attività dell’Avis nel corso dell’emergenza sanitaria, è stata la predisposizione di un protocollo d’intesa ad hoc per la gestione integrata delle attività di raccolta sangue dell’Apss. “È sempre stata tutelata la sicurezza e la salute dei donatori” ha evidenziato Valcanover nel corso della sua relazione. La raccolta fondi, promossa da Avis del Trentino, ha permesso di consegnare 100mila euro all’Apss per l’acquisto di materiale destinato ai reparti di terapia intensiva, mentre sono stati consegnati all’Azienda due strumenti che consentono anche alle persone meno robuste di donare il plasma. “La raccolta del plasma iperimmune al Covid-19 è stata sperimentata con convinzione anche sul nostro territorio grazie ad un nuovo macchinario per l’estrazione. Si tratta di uno strumento oggi presente presso la banca del sangue, a disposizione dei donatori” ha sottolineato l’assessore.

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