Trentino e Kosovo: dall’aiuto alla collaborazione economica
Dagli anni ‘90 il Trentino ha soccorso il Kosovo, in particolare con la Protezione Civile della Provincia. Ora è possibile passare dall’aiuto solidale alla collaborazione reciproca, anche sul terreno dell’economia. Ne hanno parlato il Ministro agli enti locali della Repubblica del Kosovo Elbert Krasniqi e il presidente del Consiglio provinciale Walter Kaswalder, che lo ha ricevuto a palazzo Trentini. A Trento per il Festival dell’economia Krasniqi, accompagnato dal Console generale del Kosovo a Milano Adrian Andreja e da Maurizio Camin dell’associazione Trentino con i Balcani, ha sottolineato i due obiettivi che il Kosovo (1.700.000 abitanti e un bilancio di 2 miliardi di euro) persegue dopo le devastazioni della guerra balcanica: uno sviluppo sostenibile interno che dia prospettive ai giovani altrimenti costretti ad emigrare; e rapporti di collaborazione esterni con i Paesi confinanti (Montenegro, Albania e Macedonia) ma anche altri Stati e regioni come il Trentino Alto Adige, per avvicinare il desiderato ingresso nell’Unione europea. Kaswalder ha accennato alla storia e ai benefici dell’autonomia della Provincia e della Regione – che permette ai cittadini un maggior controllo sugli amministratori pubblici – indicando nei grandi collegamenti su rotaia a partire dal Corridoio del Brennero, nei prodotti agricoli di eccellenza e nel turismo green di qualità, tre elementi sui quali il Trentino vuole scommettere per reagire alla crisi causata dall’emergenza sanitaria.
All’incontro ha partecipato anche l’assessore agli enti locali Lorenzo Ossanna, che nel portare i saluti del presidente Kompatscher ha plaudito all’apertura europea del nuovo governo del Kosovo (eletto nel marzo scorso con più del 50% dei voti), e notato alcune somiglianze tra il Paese balcanico e il Trentino Alto Adige, entrambi territori di montagna vocati al turismo.
Kransiqi ha annunciato un Forum internazionale organizzato dal Kosovo per indicare agli operatori economici stranieri i settori più interessanti nei quali investire dopo la pandemia (tra i quali il turismo invernale) favorendo la crescita del Paese. Anche gli imprenditori trentini – ha concluso invitando Kaswalder a una visita nel Kosovo – potrebbero essere della partita, con le istituzioni e le organizzazioni no profit solidali da decenni con il suo popolo a fare da apripista. Al termine il Ministro ha donato a Kaswalder una statuetta di Madre Teresa di Calcutta, la santa nativa di Skopje, provincia (Vilayet) del Kosovo.