Parte la campagna contro la zanzara tigre
Quest’anno la zanzara tigre non si è ancora fatta sentire nell’Alto Garda e Ledro. Secondo i raccolti dal monitoraggio del “Piano zanzara tigre 2021”, avviato dalla Comunità Alto Garda e Ledro, sembra ancora inattiva. Il piano vede coinvolte le amministrazione di Riva, Arco, Tenno, Nago-Torbole, Ledro, Dro e Drena, in collaborazione con la “Fondazione Museo Civico di Rovereto” che effettua i controlli. Nel 2020 è stata ben controllata, portando ad una riduzione dell’infestazione.
Per l’attività nel 2021 è previsto un costo di 30.400 euro, di cui 9 mila a carico della Comunità di Valle e il restante a carico dei Comuni. Saranno arrivati i controlli grazie al Servizio per l’occupazione e la valorizzazione ambientale della Provincia, della Polizia locale intercomunale e della Rete di riserve Alpi Ledrensi.
La Comunità ha informato che quest’anno saranno effettuati cinque cicli completi di trattamenti anti larvali con il prodotto biologico Vectomax, che va disposto nelle caditoie stradali. Nel 2020, invece, l’infestazione era avvenuta in anticipo rispetto all’anno precedente ed era iniziata in maggio. L’intensità, ovvero il numero di uova deposte per ovitrappola positiva, era risultata più bassa rispetto al 2019. Il nutrimento della zanzara con sangue di vertebrati, chiamato attività ematofaga, avviene nelle ore del giorno e può nuocere le persone più deboli. La zanzara tigre è infatti vettore di molti virus. Per ridurre al meglio l’infestazione non bastano le azioni dell’ente pubblico, ma è importante anche quella dei cittadini. Per questo sono consigliati interventi organici e sistematici nelle aree di propria competenza, come la pulizia di caditoie e griglie in cui inserire un anti larvale, o più semplicemente coprirle con reti a maglia fine, la copertura di spazi in cui può raccogliersi acqua, una lotta integrata con i predatori naturali e non lasciare all’esterno contenitori in cui può esserci acqua stagnante.
(Alternanza scuola-lavoro Liceo “A. Maffei” – Giorgia Zanoni)