I 5-stelle Marini e Alberti per il recupero dei sentieri di montagna. Piste ciclabili “perfette”

Claudio Chiarani22/04/20213min
MONTE BALDO 3

L’iniziativa congiunta dei due consiglieri pentastellati, Alex Marini per il Trentino e Ferdinando Alberti per la Regione Lombardia, i quali con due distinte interrogazioni hanno chiesto ai rispettivi presidenti d’interessarsi in merito al recupero delle antiche strade di collegamento tra il Trentino e la Lombardia, nella fattispecie le mulattiere utilizzate per le merci e il transito tra il lago di Garda, Idro e Ledro, hanno ottenuto una prima risposta. “Risposta che ci è arrivata solamente dalla regione Lombardia – scrive in una nota giunta in redazione il consigliere Marini – perché, per ora, dalla Provincia di Trento tutto tace. La Lombardia ha un progetto che prevede il recupero dei sentieri di montagna, antiche mulattiere comprese in quelle zone al fine di collegare con un tracciato ciclopedonale l’area tra il lago d’Idro e il lago di Garda trentino. Con incomprensibile lentezza – prosegue Marini nello scritto – visto che il progetto è datato 2019, tuttavia qualcosa si muove in quella direzione.” Lo sviluppo della mobilità sostenibile, gli innegabili interessi a scopo turistico, la necessità di avere percorsi fruibili per una fascia d’età sempre più alta visto il proliferare delle e-bike, ad esempio, pongono un’attenzione sempre maggiore verso i tracciati ciclopedonali, la cui rete va decisamente ampliata anche grazie agli antichi collegamenti aperti nel secolo scorso da chi, ad esempio, commerciava tra le zone limitrofe. “Il recupero dei sentieri – prosegue il consigliere Marini – e delle mulattiere storiche collegano bellissime porzioni di territori tra loro, solamente l’incuria di decenni ha lasciato che queste vie di grande pregio si trasformassero in sentieri oggi impraticabili.” Per Marini, infine, ad oggi sembra che la Provincia di Trento sia “assente” da questo discorso visto che, ad ora non ha messo in campo nessun serio progetto mirato. Eppure, la Lombardia lo sta facendo e portando avanti grazie ai fondi di confine, gli stessi che hanno permesso al Comune di Limone di portare a termine la ciclopedonale del Garda nel suo territorio, quei due chilometri che mancavano a sbalzo sul lago assurti a rinomanza mondiale. Fondi che assommano in questo caso a un milione e 380.000 euro per un tracciato lungo 72 chilometri e mezzo dei quali quasi 70 (69,653) in provincia di Brescia e solamente poco più di tre (3,257) in Provincia di Trento.

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