Multa a SEA, Soluzioni Eco Ambientali, per smaltimento illecito di rifiuti

Claudio Chiarani10/04/20213min
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Il reato, se provato anche dalla Procura della Repubblica di Rovereto alla quale è stato segnalato dal Corpo Forestale della Provincia di Trento, stazione di Riva del Garda, porterebbe l’azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti solidi urbani sul territorio a subire una sanzione economica ben più pesante dei 6.500 euro che, ad oggi, le sono stati sanzionati dalla Forestale della Stazione di Riva del Garda. Somma che SEA si è vista assegnare quale sanzione amministrativa per il fatto di aver lavato le spazzatrici aziendali, al termine del turno di lavoro per le vie della città, e aver scaricato nelle acque bianche i residui dei lavaggi in questione. Operazione che prefigura, appunto lo smaltimento illecito di residui di sostanze inquinanti, idrocarburi e altre sostanze chimiche che, alla fine del percorso nel torrente Varone finivano ovviamente nel lago di Garda. Toccherà ora al magistrato competente fare le opportune valutazioni del caso e stabilire se illecito c’è stato e, di conseguenza, un’ulteriore sanzione che sarà, se comminata, ben superiore a quella che l’azienda che si occupa di rifiuti nell’Alto Garda ha ricevuto dalla Forestale. Da una prima valutazione, però, sembra che non si sia trattato d’inquinanti pericolosi, ma la parola ultima spetta, come detto, al magistrato che si occuperà del caso. SEA aveva vinto l’appalto nel 2017, ma la questione della raccolta dei rifiuti sul territorio fa molto discutere, e da tempo. Fermo restando che i cittadini, spesso, la loro parte non la fanno conferendo di tutto e di più in modo molto “disordinato.” SEA, azienda di Torino nata nel 2013 ha circa trecento addetti sul territorio nazionale, e attualmente è in prima linea per il rinnovo del contratto anche sul territorio dell’Alto Garda, un appalto che vale circa da 50 milioni di euro ma per il quale al momento è esclusa per aver presentato l’offerta non conformemente al bando. Al momento, dunque, è esclusa (salvo ricorso), per cui viste le molte lamentele (“Riva è una città turistica, le isole ecologiche e il relativo servizio di raccolta ad oggi non sono degni di tale servizio” ha detto il sindaco Cristina Santi) potrebbe essere che tale affido non sia più assegnato alla SEA e assegnato ad altri in gara.

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