Case di riposo, la speranza di incontri fisici tra ospiti e visitatori
Per le case di riposo di Bezzecca, Riva, Arco e Dro il percorso per tornare alla normalità è ancora lungo, ma lentamente si avvicina. I presidenti Marisa Dubini dell’Apsp (Azienda pubblica per i servizi alla persona) Cis di Ledro, Carla Ischia per la Residenza Molino di Dro, Lucio Matteotti per il Città di Riva e Paolo Mattei per la Fondazione comunità di Arco, spiegano che la cosa fondamentale e a cui tengono maggiormente è che gli ospiti possono ricevere visite. Marisa Dubini ha infatti dichiarato che la loro struttura è quasi piena con 52 ospiti (quasi tutti vaccinati), con circa 70 dipendenti (vaccinati per l’80%) e gli restano due o tre posti liberi solo per le emergenze. Ha aggiunto che le visite protette avvengono in una casetta in cui ci sono due postazioni separate da un vetro, dove non c’è contatto ma ci si vede e si parla. In genere riescono a garantire un incontro a settimana, ma stanno lavorando assieme all’Unione provinciale istituzioni per l’assistenza (Upipa) per aprire gradualmente anche all’incontro fisico tra parenti e ospiti che finora non è ancora consentito. Matteotti spiega che da loro sta andando tutto bene, riescono a mantenere visite frequenti in maniera protetta in due salottini esterni belli e confortevoli, in sicurezza, in cui ospiti e familiari sono separati da un plexiglas che spera sarà rimosso non appena la Provincia lo permetterà. La sua struttura ha 66 ospiti di cui il 95% vaccinati, su 86 posti e poco più di 100 dipendenti, di cui l’80% vaccinato. E conclude nel dire che sono pronti e tutti favorevoli alle visite a contatto perché gli ospiti hanno bisogno della relazione personale. Anche Carla Ischia ha dichiarato che sono tranquilli, infatti da giugno la casa è Covid free. Nella sua casa di riposo ci sono 54 ospiti, quasi tutti vaccinati, e 60 operatori circa di cui il 75% circa vaccinato. Le visite, anche più volte a settimana, sono consentite da tempo in sicurezza in una casetta esterna. Mattei ha infine detto che l’organizzazione post Covid è radicalmente cambiata e quello delle visite è un tema sensibile e dibattuto perché purtroppo ci sono casi di chi è stato vaccinato e poi si è reinfettato. Nella sua struttura ci sono 116 ospiti su 150 posti vaccinati al 98% e 165 operatori di cui il 55% vaccinati. Infine con le visite continuano in totale protezione con plexiglas e microfono, così anche chi è debole di udito riesce a sentire.
(Alternanza scuola-lavoro Liceo “A.Maffei” Attilio De Gaspari)