A scuola anche a giugno? “Noi siamo contrari”
Con l’arrivo del nuovo governo uno dei provvedimenti messi in discussione sarà quello di recuperare i giorni persi a causa della pandemia prolungando l’anno scolastico fino alla fine di giugno. Una decisione che ha suscitato scontento e disapprovazione anche da parte di noi studenti della classe 3ª C del liceo “Maffei” di Riva del Garda.
“Secondo me – dice Giorgia – il problema più insopportabile si presenterà con il caldo. Già negli ultimi mesi di scuola si soffre di questa cosa e non sarebbe piacevole sia per gli studenti che per gli insegnanti. Non vedo poi fattibile per i nostri compagni delle quinte lo svolgimento dell’esame di maturità che andrebbe a cadere in luglio. Serve a tutti un momento di vacanza dalla routine scolastica”.
Eleonora concorda con il pensiero della compagna e aggiunge “Non capisco il bisogno di prolungare tanto l’anno. Durante il periodo della didattica a distanza la scuola procede e i programmi, anche se a ritmo ridotto, sono stati portati avanti. La situazione è diversa rispetto all’anno scorso, dopo il primo lockdown. Le lezioni sono organizzate meglio, con telecamere accese anche per 5 ore in sincrono e quelle asincrone non sono comunque da considerare perse in quanto spesso abbiamo molti lavori da svolgere”.
“Non penso ci sia bisogno di un mese in più di scuola – dice un’altro compagno di classe – per recuperare del tempo che comunque non è stato perso. Come se non bastasse gli ultimi mesi sono sempre i più pesanti dal punto di vista di verifiche e interrogazioni, avere una pausa dallo studio è un nostro diritto. Inoltre la scuola non è sufficientemente attrezzata per sopperire al caldo, che diventerebbe insopportabile”.
Anche gli altri componenti della vostra classe concordano all’unisono sul fatto che il prolungamento della scuola non è necessario e porterebbe più svantaggi che vantaggi.
(Alternanza scuola – lavoro Liceo “A.Maffei” – Iliriana Kola)