Villa Angerer, mozione in Provincia: “Bisogna salvare questo patrimonio”
È dal 1983, 38 anni fa, che si stanno formulando ipotesi di recupero e idee per una nuova destinazione d’uso di villa Angerer, edificio ottocentesco a Chiarano di Arco che rappresenta la testimonianza più importante del periodo del Kurort, che sta andando in rovina. Per questo motivo il gruppo consiliare M5s ha presentato in consiglio provinciale una mozione a firma di Filippo Degasperi.
“L’edifico ex-sanatorio – scrive il consigliere pentastellato – costituisce l’unico esempio conservatosi nel tempo dell’architettura sanatoriale. Nel 2004 la Soprintendenza per i beni architettonici ha sottoposto l’intero compendio al vincolo di bene di interesse culturale. Nel 2014, la composizione strutturale e il giardino botanico circostante hanno ricevuto il riconoscimento come “Luogo del Cuore FAI” (campagna nazionale per i luoghi italiani da non dimenticare) per la Regione Trentino – Alto Adige, grazie alle migliaia di firme delle persone che hanno voluto testimoniare il legame della struttura con la comunità. Da quando la proprietà è passata alla Provincia autonoma di Trento nel 1983 non si è provveduto ad eseguire i necessari lavori di manutenzione , portando così l’edificio in uno stato impresentabile: il crollo del tetto ha causato un’infiltrazione dell’acqua piovana che ha danneggiato i preziosi elementi d’arredamento e le pareti e la mancata cura del giardino ha portato alla perdita di numerosi vegetali.
Durante la visita al complesso ex-Sanaclero, organizzata dal Comune di Arco e dalla Provincia, i cittadini hanno visto con i loro occhi gli effetti causati dall’abbandono e nei giorni successivi sono nate delle proteste per manifestare la propria contrarietà al progetto di recupero che consiste nel trasformare villa Angerer in un albergo a 5 stelle aumentando il volume della struttura a discapito di quello del parco».
Con la mozione – conclude Degasperi – il gruppo consiliare chiede alla giunta provinciale di prevenire ulteriori logoramenti organizzando interventi di messa in sicurezza e manutenzioni, di decidere la nuova destinazione d’uso sottoponendo le idee a concorso internazionale coinvolgendo la comunità e infine di aprire il parco ai visitatori una volta che saranno finiti i necessari interventi sopracitati”.
(Alternanza scuola – lavoro Liceo “A.Maffei – Giovanni Tonelli)