Accoltella il figlio, marocchino arrestato a Dro

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Riva del Garda, nel tardo pomeriggio del 22 novembre sono intervenuti a Dro via Capitelli n.1, in quanto allertati da alcuni vicini per una lite in famiglia. Sul posto, un’abitazione occupata dal 56enne di origine marocchina (R.H.), la moglie e tre figli di cui uno appena diciottenne, i militari appuravano che poco prima doveva essersi verificata una lite tra il 56enne ed il primogenito (R.O.) per motivi di carattere economico, accertando che il ragazzo però si era già allontanato da casa. Nella tarda serata la Centrale Operativa veniva avvisata dai Sanitari del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Arco circa l’arrivo di un giovane con un’importante ferita alla schiena: si trattava del giovane vittima della aggressione, il quale dichiarava di aver ricevuto il fendente dal padre a seguito della lite sopra descritta. Le indagini avviate in tal senso permettevano di ricostruire la dinamica degli eventi e cioè che a seguito della lite iniziata in casa, il diciottenne si allontanava per sfuggire alla furia fuori controllo del genitore il quale, inseguendolo in strada, dopo averlo fermato lo colpiva alle spalle con un coltello da cucina. Il giovane, con l’aiuto della madre e di alcuni amici nel frattempo intervenuti, riusciva comunque a sottrarsi al genitore e vista la gravità della ferita riportata, con l’aiuto di alcuni conoscenti veniva accompagnato presso il pronto soccorso dell’ospedale di Arco dove gli veniva diagnosticata un “pneumotorace traumatico”, con una prognosi di circa 20 giorni.
La perquisizione domiciliare eseguita dai militari portava al rinvenimento dell’arma da taglio, un coltello da cucina con lama seghettata di ben 11 cm, ancora sporco di sangue.
L’evoluzione investigativa, coordinata dal P.M. Dott. De Angelis della Procura della Repubblica di Rovereto, che evidenziava una condotta diretta in modo non equivoco a cagionare la morte del figlio, colpendo quest’ultimo alla schiena a pochi centimetri dal cuore e dall’aorta, permetteva al G.I.P. di Rovereto Dott.ssa Monica IZZO di emettere un ordine di custodia cautelare in carcere al quale i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Riva del Garda hanno dato esecuzione nella serata di ieri. L’uomo al momento del fermo veniva trovato in possesso di un’altro coltello a serramanico con lama di circa 10 cm e pertanto ulteriormente deferito per il possesso ingiustificato dell’arma.