Coltivazioni Biologiche, per il 2021 contributi di 900 mila Euro
Il sistema di coltivazione biologico, assieme a quello tradizionale, rappresenta un pilastro importante dell’economia trentina e riveste un ruolo strategico per il mantenimento del paesaggio delle valli, rendendo attrattive – agli occhi dei turisti e non solo – le aree rurali più periferiche. La Provincia autonoma di Trento conferma dunque il proprio impegno a “sostenere tutti i metodi di coltivazione, favorendo un ulteriore sviluppo del biologico anche attraverso le riconversioni, qualora gli agricoltori manifestino questo interesse che non va imposto dall’alto” osserva l’assessore provinciale all’agricoltura, Giulia Zanotelli. Per il 2021 è stato assicurato con la recente manovra di bilancio uno stanziamento complessivo pari a circa 900mila euro. “La fase di raccolta delle domande di contributo non è ancora stata attivata, poiché stiamo ragionando rispetto ad una possibile semplificazione dei processi, ma prevediamo possa intervenire entro la prossima primavera” spiega Zanotelli.
L’esponente della Giunta osserva come tutte le domande di contributo presentate per l’annata 2020 – entro la scadenza di fine luglio – siano state finanziate. Nello specifico, si tratta di 1.187 richieste di aiuto per le spese sostenute dalle aziende per il controllo e la certificazione del processo produttivo biologico, per un valore complessivo di 742.401,06 euro.
In questa fase, l’assessorato all’agricoltura sta, da un lato, portando a compimento le linee d’azione definite nell’ambito della Politica Agricolo Comune 2014 – 2020 e, dall’altro, attraverso un confronto permanente con i portatori di interesse, definendo le linee strategiche della nuova fase programmatoria per lo sviluppo rurale 2021-2027. Tra gli aspetti strutturali: assicurare continuità, promuovendo l’ulteriore evoluzione in coerenza con gli obiettivi rivolti ad accrescere sostenibilità e biodiversità, e approccio basato sulla produzione integrata favorendo l’ulteriore sviluppo dell’agricoltura biologica.