La Giunta provinciale stanzia 5 milioni per lo sviluppo delle aree montane
È stato approvato dalla Giunta Provinciale il “Bando montagna”, uno stanziamento da 5 milioni di euro per favorire la ripresa economica e lo sviluppo produttivo delle aree montane e periferiche del Trentino, duramente colpite delle diverse misure di contenimento del virus Covid-19. All’iniziativa – gestita da Trentino Sviluppo – possono aderire le imprese che operano nei comuni trentini al di sopra dei 400 metri di altitudine e con una popolazione non superiore ai 7 mila abitanti. L’avviso coniuga due diverse modalità di intervento e cioè la concessione di contributi alle aziende che effettuino investimenti o acquisiscano servizi di consulenza e la partecipazione di Trentino Sviluppo al capitale dell’impresa richiedente con la logica dell’investitore privato. In entrambi i casi lo stanziamento pubblico potrà arrivare fino a un massimo di 200 mila euro per ciascuna impresa selezionata. Il bando resterà aperto fino al 25 gennaio 2021 e sarà disponibile sui siti ripartitrentino.provincia.tn.it e trentinosviluppo.it.
Le imprese trentine che operano nei comuni montani a 400 metri di altitudine e con meno di 7 mila abitanti hanno tempo fino al prossimo 25 gennaio 2021 per accedere al “bando montagna”. L’iniziativa – che prevede uno stanziamento pubblico complessivo di 5 milioni di euro – è stata fortemente voluta dalla Giunta provinciale, che l’ha approvata nella seduta di oggi, venerdì 20 novembre.
Il bando si articola in due categorie.
La categoria A) che prevede la concessione di un contributo di massimo 200 mila euro – 100 mila per i beneficiari del regime “de minimis” – alle imprese montane che effettuino investimenti fissi o acquisiscano servizi di consulenza volti a introdurre sul mercato prodotti e servizi nuovi o innovativi.
La categoria B) è invece riservata alle imprese che – sempre con questa finalità – richiedano la partecipazione di Trentino Sviluppo nel loro capitale d’impresa con la logica dell’investitore privato. La partecipazione – di minoranza – dovrà essere tra i 50 e i 200 mila euro e l’importo dovrà andare a sommarsi a un investimento di almeno pari valore effettuato dall’investitore privato, secondo la logica del cosiddetto “pari passu”.
Saranno ammesse al bando iniziative nell’ambito delle produzioni manifatturiere che utilizzino materiali locali, sostenibili e attenti alla filiera del riciclo, della bioedilizia e dell’edilizia in legno, della meccanica, robotica e automazione, del riuso e dell’economia circolare, della trasformazione di prodotti agricoli e alimentari, della produzione di tecnologie per l’agricoltura di montagna e di monitoraggio del territorio tramite ICT e telecomunicazioni, della protezione ambientale e prevenzione del dissesto idrogeologico.
Disco verde anche per le iniziative che aiutino a contrastare gli effetti negativi della pandemia, con particolare riferimento alla telemedicina, al monitoraggio delle distanze e al tracciamento tra persone, ai controlli degli accessi, alla verifica biometrica e di sicurezza.
Maggiori informazioni, testo integrale del bando e la documentazione relativa saranno disponibile a partire dai prossimi giorni sui siti web
ripartitrentino.provincia.tn.it
trentinosviluppo.it