Riva del Garda: “La Fascia lago sarà un parco, via le piattaforme galleggianti dalle spiagge”
Il tema dello sviluppo e tutela della fascia lago di Riva del Garda, di grande rilievo per il futuro di Riva del Garda e molto sentito dalla cittadinanza, dà l’opportunità all’amministrazione comunale di fare una serie di chiarimenti e anche una piccola anticipazione.
Quella del possibile “parco acquatico” è un’ipotesi che l’amministrazione comunale non ha mai preso in considerazione, e non solo per l’area ex Cattoi ma neppure per il compendio Miralago e più in generale per la fascia lago. Prima di approfondire il tema – scrive il Comune in una nota ufficiale – è bene puntualizzare che si sta parlando di intenzioni per il futuro e non di progetti concreti, dato che l’area non è attualmente nella disponibilità dell’amministrazione continuale ma è di proprietà privata; d’altronde l’amministrazione comunale, come si sa, è intenzionata ad acquistare l’area, così da poterla gestire nell’interesse esclusivo della collettività, escludendo l’edificabilità. E certamente non per farci un parco acquatico.
Detto questo, l’«idea» è scritta nera su bianco negli indirizzi di governo che la maggioranza ha votato recentemente in modo compattato e convinto, dove si legge: «Questa amministrazione ritiene prioritaria la conservazione dell’integrità dell’intera area per un parco urbano la cui progettazione dovrà essere affidata a un architetto paesaggista, contribuendo così alla realizzazione della grande intuizione di “Riva città giardino” dell’arch. Maroni nel 1920. Va considerata l’ipotesi di recupero a uso pubblico del vecchio stabilimento ex Cattoi, in quanto esempio di architettura industriale del Novecento. La struttura recuperata potrebbe svolgere una molteplicità di funzioni, anche a supporto degli insediamenti previsti alla Miralago e al Palazzo dei Congressi».
Anche della contigua area Miralago e del relativo complesso di edifici l’amministrazione comunale intende ottenere la proprietà, in questo caso dalla Provincia, e anche in questo caso l’obiettivo è chiaramente descritto negli indirizzi di governo, dove si legge che il compendio «potrà essere ristrutturato e adibito ad attività culturali e in accordo con l’università di Trento o altre università, potrebbe ospitare una sede distaccata con corsi di laurea a tema turistico o altro. Altre possibili destinazioni potrebbero essere ricreative o sportive. Tutta l’area a parco verrà mantenuta e fruibile al pubblico con i suoi alberi monumentali».
In generale, preme ribadire con forza che l’obiettivo dell’amministrazione comunale è la valorizzazione paesaggistica e ambientale del suo splendido territorio, e se i progetti avviati dalla precedente compagine di governo sono tutti sottoposti a un’attenta valutazione è proprio per verificarne e dove possibile migliorarne la qualità paesaggistica e ambientale, oltre che la generale adeguatezza. Per fare un esempio – conclude la nota del Comune – è stato deciso di rimuovere le due piattaforme galleggianti alle spiagge dei Pini e dei Sabbioni, proprio perché ben poco hanno a che fare con la valorizzazione del paesaggio.