Coronavirus: nuova ordinanza in Trentino, tre comuni zona rossa
Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha annunciato la firma dell’ordinanza che sarà in vigore da lunedì 16 novembre al 3 dicembre. Un provvedimento che conferma alcune misure già adottate per il territorio trentino, che resta zona gialla, per le quali non c’è stata la necessità di acquisire l’accordo con il Ministero e introduce nuove disposizioni di contrasto al COVID tra cui, in particolare, l’istituzione della “zona rossa” per 15 giorni nei territori comunali di Castello Tesino, Bedollo e Baselgà di Piné, dove l’indice di contagio ha superato il 3% della popolazione residente.
L’ordinanza conferma l’obbligo di indossare la mascherina sempre al di fuori dell’abitazione, con eccezione dei bambini con meno di 6 anni, delle persone che stanno svolgendo attività sportiva e dei soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso del dispositivo di protezione.
Sui mezzi di trasporto pubblici permane l’obbligo di mascherina anche per i bambini con più di 3 anni.
È possibile svolgere attività sportiva o motoria all’aperto, ma al di fuori delle strade e delle piazze dei centri storici della città e delle località turistiche solitamente affollate.
Tra le nuove misure: l’accesso agli esercizi commerciali è consentito ad una persona per nucleo familiare, eccetto qualora si debbano accompagnare persone con difficoltà o minori di 14 anni.
Lo svolgimento dei mercati all’aperto su area pubblica o privata, sarà consentito solo qualora venga adottato dai sindaci un apposito piano, consegnato ai commercianti, che preveda: la definizione dei confini dell’area adibita alla vendita; la presenza di un unico varco di accesso separato da quello di uscita; l’istituzione del servizio di sorveglianza pubblica o privata che verifichi il rispetto del distanziamento sociale e del divieto di assembramento, nonché il controllo dell’accesso all’area di vendita.
L’ordinanza vieta inoltre la consumazione di alimenti e bevande all’aperto. In bar e ristoranti il tempo di permanenza nel locale dovrà essere al massimo di 1 ora e mezza; i tavoli dovranno essere posizionati in modo che la distanza tra le sedie sia maggiore di un metro ed il rapporto persone/superficie dovrà essere di 4 persone per 10 metri quadrati rispetto all’area adibita alla consumazione. Non sarà consentito il buffet, i menù cartacei individuali, i giornali, le riviste e i libri non dovranno essere messi a disposizione dei clienti; il servizio dovrà essere effettuato esclusivamente al tavolo e l’asporto sarà consentito solo su prenotazione, accedendo alla zona di consegna un solo cliente alla volta. Per le attività di ristorazione svolte all’interno delle strutture ricettive rimangono invece in vigore i protocolli e le linee guida in materia.
In tutti i luoghi di culto dovrà essere rispettata la distanza interpersonale di 2 metri e la capienza massima prevista. Nei giorni prefestivi saranno chiusi al pubblico le grandi e medie strutture di vendita (compresi i centri commerciali) ad eccezione di farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, tabaccherie, edicole e alimentari; nei giorni festivi è vietato ogni tipo di vendita con eccezione per farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, tabaccherie, edicole e alimentari. Gli alimentari restano comunque chiusi nella festività domenicale.
Infine, una raccomandazione: gli over 70 evitino i luoghi affollati ed usufruiscano del servizio “Resta a casa, passo io”. Qualora debbano recarsi negli esercizi commerciali, lo facciano nelle prime due ore di apertura.
Nei tre Comuni nei quali scatterà la zona rossa, sarà vietato ogni spostamento, in qualsiasi orario, salvo che per motivi di lavoro, necessità, salute e per assicurare lo svolgimento della didattica in presenza. Bar e ristoranti rimarranno chiusi 7 giorni su 7; l’asporto sarà consentito fino alle ore 22. Per la consegna a domicilio non ci saranno invece restrizioni. Negozi e mercati rimarranno chiusi, fatta eccezione per supermercati, beni alimentari e di necessità. Resteranno aperte edicole, tabaccherie, farmacie e parafarmacie, lavanderie, parrucchieri e barbieri. La didattica a distanza riguarderà solo la scuola secondaria di secondo grado, mentre rimarranno aperte le scuole dell’infanzia, le elementari e le medie. Infine, saranno sospese tutte le competizioni sportive e le attività nei centri sportivi.
Sarà consentito invece svolgere attività motoria nei pressi della propria abitazione e attività sportiva solo all’aperto in forma individuale.