Case di Riposo dell’Alto Garda e Ledro, a breve lo stop alle visite

Fondazione Arco, Molino di Dro e Giacomo Cis di Bezzecca, le tre Case di Riposo sul territorio del Garda trentino sono a serio rischio di chiusura totale. Colpa dell’impennata del virus della Sars Cov-2, ossia la seconda ondata che sta facendo tremare il mondo intero. Sì, perché i contagi e i decessi sono decisamente risaliti dopo un’estate trascorsa abbastanza tranquilla. L’Unione Provinciale Istituzioni Per l’Assistenza (Upipa) e i vertici provinciali, assessore Segnana in testa stanno decidendo il da farsi e comunicare le decisioni ai rispettivi vertici. Riva, però, è già orientata ad una nuova e totale chiusura della struttura di via Ardaro, anche se la decisione definitiva sarà presa venerdì 30 ottobre. Evitare altre croci, questo è l’imperativo che la struttura si è data, e per fare questo bisogna bloccare le visite ai degenti. C’è preoccupazione, estesa a sindaco e vicesindaco di Riva, Cristina Santi e Silvia Betta, che hanno fatto visita alla struttura rivana conferendo col direttore Lucio Matteotti. Una chiusura temporanea, si spera, limitata ad un paio di settimane, tre forse, ma comunque stop alle visite perché la situazione non permette altro. Intanto si soffre: mancano i pazienti, mancano gli introiti, il personale è a rischio. Il virus anche qui fa i suoi danni per il personale che ci lavora. “Per quanto riguarda Riva – ci ha detto la vicesindaco Silvia Betta – sarà presa una decisione autonoma. Nella nostra visita abbiamo constatato come le norme riguardo al Covid siano rispettate in tutto e per tutto, ma se davvero si vorrà evitare un possibile contagio si andrà  verso lo stop alle visite dei parenti ai loro cari. Ci rendiamo conto che sarà una decisione sofferta, ma la salute viene prima di tutto e come si è già purtroppo visto nel recente passato questa sarà la soluzione per arginare il virus”.