Elezioni Comunali Arco: 4 domande al candidato Sindaco Roberto De Laurentis

Fabio Galas15/09/20204min
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Andiamo a scoprire chi sono i candidati a ricoprire la carica di Primo Cittadino delle città dell’Alto Garda (tranne Tenno che ha votato lo scorso anno) grazie alle risposte date a quattro specifiche domande pubblicate sul numero di settembre del mensile La Busa.
SCHEDA
Roberto De Laurentis – Arco
Nato a Arco, 68 anni, imprenditore, coniugato.
Hobby: calcio, golf
Arco: aventi diritto al voto 14.881
Coalizione:
PATT Partito Autonomista Trentino Tirolese
Civica Arco Cambia
Civica Insieme per Arco
Civica De Laurentis


Quando mi hanno sottoposto queste domande ho avuto forte la tentazione di lasciare in bianco lo spazio a me riservato prendendomi la facoltà o almeno la speranza di poter scrivere, tra cinque anni a fine mandato, non cosa avessi promesso di fare oggi, ma cosa ho fatto veramente. Provo a dare delle risposte.
1 – Quali sono gli obiettivi che si pone nei suoi primi cento giorni di Governo.
“I primi cento giorni li utilizzerò per definire gli incarichi ai membri di Giunta sulla base della competenza e non dell’appartenenza, per incontrare tutti i dipendenti comunali (da sempre, per me, collaboratori), per confrontarmi con i CdA dell’azienda di servizi AMSA e della Fondazione Comunità di Arco, per capire da dentro cosa sia necessario e opportuno fare nel breve, medio, lungo periodo e con quali priorità. Avviando così il programma di governo della mia coalizione, costruito in funzione non della campagna elettorale, ma della città”.
2 – Quali sono le principali problematiche da risolvere e come intende affrontarle.
“La nostra Arco di Domani è talmente diversa da quella delle amministrazioni succedutesi finora che vorrei non utilizzare più il binomio problematiche-soluzioni, ma il termine riprogettazione. A partire da una macchina comunale importante e pesante che va riconsiderata, riorganizzata, efficientata e orientata ai nuovi bisogni e alle sempre più gravose necessità di cittadini e imprese”.
3 – In cosa sarà diversa la sua gestione della città rispetto all’ultimo quinquennio.
“In tutto. A partire dall’impegno politico-lavorativo del sindaco e delle figure responsabili che, a mio parere, deve essere totale e incondizionato: il quarto comune del Trentino non può più permettersi politici e funzionari, o altre figure strategiche, a tempo parziale o assenti per altri motivi diversi da quelli strettamente personali. Viviamo tempi impegnativi che credo sia necessario tornare a dare il buon esempio, a far politica non per l’indennità di carica, non per l’interesse personale, non per la smania di potere, ma per amore della città e rispetto del mandato ricevuto dagli elettori. Il buon generale è quello che non chiede ai suoi soldati nulla che già non sappia fare lui”.
4 – Perché ritiene che i cittadini – elettori debbano avere fiducia in Lei.
“Sono nato ad Arco e penso che il mio percorso di vita qualcosa lo dica: vengo da una famiglia povera e onesta, con il lavoro prima dipendente e poi, da imprenditore, ho saputo e continuo tuttora a creare fiducia, dignità, tranquillità economica per me ed i molti collaboratori, non ho mai avuto necessità di padrini e padroni, sono duro il giusto poiché penso che le scelte, anche se difficili e dolorose, vadano comunque fatte. Qualcuno mi ha definito “capace e credibile”.”

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