Covid e trasporti a scuola: sui mezzi pubblici all’80 per cento della capacità di posti
Lungo confronto anche lunedì 31 agosto fra Governo e Regioni e Province autonome sul tema del trasporto pubblico in vista della riapertura delle scuole. Una delle richieste che in particolare la Provincia autonoma di Trento ha ribadito con forza è ormai data per accolta: si tratta della definizione della capacità di carico dei mezzi pubblici. Come ha ricordato il presidente della Provincia autonoma di Trento, il punto di partenza (limite di capienza ridotto al 50 per cento delle capacità dei mezzi) ad oggi risulta sensibilmente rivisto, con l’accoglimento della richiesta di portare tale limite all’80 per cento, pur nel rispetto di precisi protocolli atti a ridurre al massimo possibile le situazioni di esposizione al contagio. L’apertura del Governo su questo parametro riguarda anche i mezzi ferroviari, coinvolgendo pertanto la totalità dell’utenza dei mezzi pubblici che, in una realtà orograficamente particolare come quella trentina, è particolarmente significativa, e non solo per quanto riguarda il pendolarismo scolastico.
Soddisfazione è stata espressa dal presidente della Provincia autonoma di Trento che sottolinea come la soluzione individuata rappresenti un buon compromesso per difendere da un lato la salute pubblica senza però inibire il funzionamento di sistemi complessi, quale è quello del trasporto pubblico, che percentuali di capienza ridotte avrebbero messo in crisi, stante l’impossibilità di compensare il dimezzamento della capacità di carico con un rafforzamento della flotta. Sarebbero serviti troppi mezzi che oltretutto si sarebbero riversati su dinamiche di traffico già impegnative.