Promozione turistica: approvata la Legge
Il Consiglio provinciale ha approvato poco prima delle 19 di giovedì 6 agosto il Disegno di Legge di riforma della promozione turistica, con 20 sì e 12 astensioni.
Il ddl 53/XVI diventa Legge con accoglimento anche di diversi emendamenti presentati da consiglieri di minoranza, in particolare agli articoli 5, 7 e 9.
LE POSIZIONI SUL DDL 53/XVI.
La maggioranza.
– Anzitutto un elogio al nostro assessore al turismo, anche se forse potevamo varare un testo più coraggioso. Una rettifica alla stampa: non saranno certo 70 mila gli alloggi che l’assestamento di bilancio sbloccherà come appartamenti per vacanze. Sulla tassa di soggiorno: inizialmente spaventò gli albergatori, oggi siamo d’accordo che consente di dare forti vantaggi ai clienti. Le card: in val di Sole la prima, un’ottima esperienza.
– Grazie alla vasta platea di soggetti che ha partecipato alla costruzione di questa legge, fondata sulla centralità del turista e sulla targetizzazione del prodotto in base alle esigenze del cliente. I tanti incontri sui territori non hanno fatto emergere tutte le criticità che certa minoranza consiliare ha voluto delineare.
Le minoranze:
– Il partito anti-tasse eleva l’imposta di soggiorno. Il partito anti-fusioni tra Comuni propone di fondere le Apt. Il partito nemico delle Comunità di valle propone i livelli intermedi nel turismo. Poi vara nel periodo più sbagliato una legge gattopardesca, perché alla fine non cambia quasi niente, non il numero di Apt. L’assessore doveva lavorare dal basso verso l’alto, non partire con numeri di Apt calati ascoltando solo qualche voce interessata. Trovo corretta l’istanza di garantire partecipazione e connessione territoriale, noi l’abbiamo coltivata delineando i tavoli di prodotto nel nostro ddl, molto diverso da questa legge.
– Riconosciamo lo sforzo della Giunta di ragionare con noi sulle aree territoriali. La legge però non è la nostra, riorganizza la promozione ma non cambia il turismo trentino e non dà risorse finanziarie.
– Mi asterrò. In questa legge ci sono aspetti molto positivi: cappello della Marketing, cliente al centro, aziende di promozione privatistiche, obiettivo qualità del prodotto. La vera scommessa sono le Ata, che devono lavorare non a fare il prodotto, ma a sviluppare il dialogo tra territori. Sugli ambiti: 11 secondo me andavano bene. La paura: nel 2021 le risorse private saranno molto scarse, sarà dura alimentare le Apt.
– Sono stati recepiti positivamente alcuni miei emendamenti, ad esempio alcuni che miravano ad attenuare l’impatto ambientale e sociale del turismo nelle nostre valli.
ESAME DELL’ARTICOLATO.
Articolo 5 sui livelli di governo del marketing turistico.
– Gli stanziamenti per la promozione turistica vengono tagliati e non si intravvedono strumenti di sostegno al settore più colpito dalla crisi. Manca pure un piano d’azione per il biennio, invece noi qui parliamo di confini tra aziende. Positiva è stata però la disponibilità a rivedere l’articolazione delle aziende turistiche e per questo il nostro gruppo vota a favore dell’articolo. (minoranza).
– Le Apt appaiono sempre più dedite alla comunicazione e sempre meno alla coprogettazione con i territori, mentre si introducono le agenzie territoriali. Non siamo d’accordo. Bene invece che sia stata accolta la nostra proposta di rinviare la definizione delle nuove agenzie territoriali a una decisione di Giunta a valle di un confronto con i territori. (minoranza).
– Bene il fatto che infine la Val di Ledro potrà chiedere un ambito autonomo, questo consentirà anche alle valli del Chiese di scegliere se unirsi ad esso o stare con Campiglio. (minoranza).
Articolo 15 sull’imposta di soggiorno.
– Sbagliato l’appiattimento su tutti i territori dell’imposta, che è pagata dal cliente per avere dei servizi. Essi sono nella realtà differenziati nelle diverse valli. (minoranza).
– La maggioranza di oggi gridava “basta tasse”, mentre ora appiattisce ma al rialzo l’imposta di soggiorno. Per fortuna essa è stata finora usata bene, con la grande novità poi della card per il turista. (minoranza).
– Non condivido la troppa discrezionalità affidata al governo provinciale sul punto dell’imposta turistica. (minoranza).
Articolo 19 sulla Strada dei sapori delle valli trentine.
È stato approvato con l’emendamento aggiuntivo dell’assessore, che in ben otto commi disciplina le nuove strade dei sapori.