C’è preoccupazione per il futuro cantiere del liceo “Maffei” a Riva del Garda
Manca poco all’apertura del cantiere che porterà all’ampliamento del liceo Andrea Maffei a Riva del Garda, che porterà a fine estate macchine e uomini a lavorare in una zona centrale della città sull’ex area conosciuta come “5 Maggio”. I residenti in zona hanno scritto in Provincia, al Comune e alle aziende per chiedere un incontro tra le parti volto ad ottenere massima attenzione per quei lavori che si protrarranno per quasi quattro anni e che daranno, finalmente, quell’ampliamento all’Istituto rivano che ha diplomato tante eccellenze del nostro territorio, certo, ma che necessariamente porterà anche dei disagi legati all’impiego di manodopera e mezzi, come detto, per così tanto tempo. Rumori, polvere, via vai di camion e furgoni, insomma è intuibile cosa porteranno i lavori in quell’area e per così tanto tempo, tre anni e otto mesi preventivati. Si chiede, insomma, il rispetto degli orari di lavori, delle alberature stradali e, soprattutto, della polvere che inevitabilmente verrà a “soffocare” l’aria circostante, polvere che può essere limitata con frequenti lavaggi stradali, soprattutto nel periodo estivo quando l’Ora, il vento da sud del lago di Garda soffia con regolarità e trasporta le polveri immediatamente con sé. Cosa che di questi tempi, ma anche per il futuro dovrà convivere col il post Covid, emergenza per la quale avere polmoni in perfetta salute è quanto mai necessario. Polveri e vibrazioni, insomma, preoccupano giustamente e non poco chi abita in zona, per questo un incontro tra le parti è necessario a programmare e pianificare tutti gli strumenti atti a ridurre al minimo i disagi che, inevitabilmente si sa, un cantiere per piccolo che sia arreca. E quello del futuro liceo Maffei non è certamente “piccolo.”