Arco approva la Variante 15 dopo 24 ore di Consiglio comunale
Che il neoentrato Maurizio Lo Turco avrebbe detto sì lo si era capito non appena nominato. Che la soddisfazione del sindaco Alessandro Betta e della sua maggioranza avrebbe raggiunto, finalmente, la “pace” era prevedibile. Gli “isti”, come li chiama il primo cittadino di Arco si mettano il cuore in pace: “Anni di ostruzionismo e bugie spazzati via – ha detto Betta – dalla Variante che, invece, risolverà i problemi dei nostri cittadini che da trent’anni li affliggono”.
Betta, ora che è stata approvata, qualche “sassolino” dalle scarpe se lo toglie. Accusa il suo rivale alle prossime amministrative di aver “accolto” suoi ex solo per governare Arco ancor prima di essere, se lo sarà, eletto primo cittadino, ma ne ha anche per la candidata Chiara Parisi, paladina degli ambientalisti (i “famosi isti” che l’attuale sindaco non tralascia mai di menzionare perché è sempre stata “contro” ogni soluzione, dimostrando un antagonismo dietro al quale ha sempre nascosto la volontà di fare politica. Insomma, oggi grazie al “do ut des”, il dare per avere espresso dallo strumento della perequazione la città, i cittadini, il territorio avrà ciò che, finalmente (nonostante lo stralcio su S. Andrea) si attendeva. Poi Betta ha parole di apprezzamento per l’altro candidato a sindaco, Giacomo Bernardi, il presidente della Lido di Riva Immobiliare che ha sempre mantenuto un atteggiamento coerente contrariamente, come detto sopra, a De Laurentis e Parisi. Col voto di Gabriele Andreasi, Roberto Zampiccoli, Alessandro Betta, Luciano Villi, Nicola Cattoi, Tommaso Ulivieri, Maurizio Lo Turco, Flavio Tamburini, Dario Ioppi, Tomaso Ricci, Stefano Miori e Mauro Ottobre, dunque, la Variante 15 è stata approvata con lo stralcio dell’area S. Andrea e l’emendamento di Mauro Ottobre che permette di aumentare gli indici dei volumi di recupero, ossia se hai dei vecchi volumi fatiscenti puoi cambiare la destinazione d’uso riducendolo. Per Roberto De Laurentis la maggioranza ha vinto dopo una strenua “difesa” delle minoranze che, in videoconferenza va ricordato, hanno sempre difeso la democrazia e la dialettica tra le parti, e quando l’atteggiamento subirà l’inevitabile “condanna” sarà ormai troppo tardi. Non sono servite le proteste degli ambientalisti in piazza con gli ombrelli, la Variante 15 è realtà.