Aiuti alle imprese nel post-lockdown: più beneficiari e prorogata la presentazione delle domande
Continuano ininterrotte le procedure di erogazione del contributo a fondo perduto destinato agli operatori economici per le sofferenze dovute al lockdown causato dall’epidemia Covid 19. In virtù dei risultati raggiunti – ad oggi sono passate in pagamento 10.300 posizioni per un importo di circa 32 milioni di euro – la Giunta provinciale, su proposta dell’assessore allo sviluppo economico e lavoro Achille Spinelli, ha ora attuato una modifica dello strumento, ampliando la platea dei potenziali beneficiari – attraverso un innalzamento della soglia minima di reddito di riferimento – e prorogando nel contempo i tempi di presentazione delle domande al prossimo 30 settembre, al fine di massimizzare l’efficacia della misura e la ricaduta sulle imprese e i professionisti. Potranno quindi presentare domanda gli operatori economici aventi un reddito pari o inferiore ad Euro 50.000 (rispetto ai precedenti euro 40.000), incrementabile di euro 15.000 per ogni ulteriore socio, associato o collaboratore familiare, fino al limite massimo di euro 80.000.
L’Agenzia per l’incentivazione delle attività economiche (Apiae) processa ormai in tempo reale le domande di contributo presentate, che vengono successivamente transitate al Tesoriere provinciale per l’erogazione sui conti correnti degli operatori economici beneficiari del contributo. In parallelo opera anche il Servizio Agricoltura garantendo la copertura per le domande di competenza del settore, che sono in numero più esiguo ma sempre considerevole.
Rispetto alle 10.500 domande complessivamente presentate tramite il portale dedicato alla data del 16 luglio, l’Agenzia provinciale provvede quindi alla relativa concessione e al pagamento in parallelo, entro pochi giorni dalla presentazione. Ad oggi sono passate in pagamento 10.300 posizioni per un importo di circa 32 milioni di euro.
Si ricorda che la presentazione delle istanze per il contributo Riparti Trentino è stata aperta in data 11 giugno, mentre gli operatori provinciali, Apiae e Servizio Agricoltura, hanno potuto cominciare a lavorarle in data 19 giugno, scontando anche alcuni giorni di avviamento. In meno di 30 giorni dall’avvio della raccolta delle domande e in 25 giorni dall’avvio delle istruttorie, dunque, sono state processate tutte le domande nel frattempo presentate, avviandole al pagamento.
Dagli uffici si rinnova la raccomandazione di attenta valutazione degli elementi inseriti in fase di compilazione delle domande sulla piattaforma, soprattutto IBAN e assoggettamento o meno alla ritenuta fiscale, in quanto gli errori che ancora si riscontrano quotidianamente hanno ripercussioni nella lavorazione delle posizioni e nei tempi effettivi di erogazione, con annullamenti e appesantimenti nei tempi di procedimento, pure come detto complessivamente assai ridotti.