Salvataggi sul Garda, gran lavoro per la squadra Nautica dalla Polizia di Riva

Redazione06/07/20203min
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Sono molti e in alcuni casi rischiosi i salvataggi compiuti dalla “Squadra Acque Interne” del Commissariato di P.S. di Riva del Garda.
Protagonista è il vento, così noto per la sua forza e costanza a livello internazionale tanto che molte manifestazioni sportive, anche a livello mondiale, trovano nelle acque del Garda il loro scenario ideale. I venti della zona chiamati Òra, Pelèr e altri riescono ad attirare molti velisti che vogliono provare il brivido della velocità sulle acque ma, se non conosciuti, possono essere fonte di pericolo per chi li affronta con superficialità ed inesperienza.
L’attività velica sul Garda è tornata dopo il lookdown e quindi sono aumentati gli interventi della S.A.I. che, nella quasi totalità dei casi, riescono a compiere veri e propri salvataggi nelle situazioni più svariate: il giovane con una tavola Sup che, sfinito, non riesce più a far rientro in spiaggia, oppure il natante con 4 persone a bordo che con il motore in avaria non riesce a far rientro in porto. In altri casi è successo di recuperare il pilota di un kyte che, a causa del forte vento, viene salvato al centro del lago, o il catamarano scuffiato con tre persone a bordo. Altre situazioni hanno visto surfisti in crisi a causa della rottura del boma o della vela, che non riuscivano più a rientrare per il forte vento, un catamarano scuffiato in collisione con gli scogli di spiaggia Sabbioni o un gommone incapace di proseguire a causa della rottura del motore.
“I soccorsi e i salvataggi rappresentano uno dei pilastri dell’attività della Polizia di Stato – commenta il Vice Questore Salvatore Ascione, Dirigente del Commissariato di Riva del Garda – ma l’attività di inesperti o persone non attrezzate per le attività che si accingono a compiere non devono costituire occasione per favorire l’esposizione al pericolo della Squadra Nautica. In molte occasioni, infatti, i soccorritori, anche per la superficialità di coloro che vengono soccorsi, hanno messo in pericolo la loro vita, quando, con un po’ di attenzione, si poteva evitare l’esposizione al rischio.

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