Frantumato con la dinamite il masso che incombeva sull’abitato ad Arco: ecco il video

Claudio Chiarani23/06/20202min

Una carica di esplosivo piazzata nei punti giusti, individuati dai tecnici della Consolrocce srl di Rovereto responsabili del successivo brillamento, ha permesso di frantumare il pilastro di roccia pericolante di circa quarantacinque metri cubi che incombeva dal monte Brione sopra le teste dei residenti alla Grotta, frazione a sud di Arco sul confine con Riva del Garda. Dai risultati della perizia geologia effettuata qualche mese fa era emerso che il masso era estremamente friabile, soggetto a continui cedimenti che si sono puntualmente verificati, per fortuna senza gravi conseguenze per le persone e le attività sottostanti e, dunque, andava eliminato. Chiusa a titolo precauzionale la strada, effettuato il segnale di innesco della miccia grazie ad un detonatore, il tutto si è risolto in un attimo. I pezzi di roccia sono stati raccolti grazie ad un “imbrago” messo in opera dai tecnici i quali, ad esplosione avvenuta sono poi saliti in parete a ripulire ciò che rimaneva. Era presente il geologo e progettista direttore dei lavori incaricato dal Comune, Germano Lorenzi, assieme al dirigente del servizio Geologico della PAT Mauro Zambotto. Con quel tratto di montagna in sicurezza, dunque, abitanti e attività sottostanti tirano il classico sospiro di sollievo, anche perché eventuali altri cedimenti sono attutiti dai versanti scoscesi del Monte Brione che in quel tratto si presenta con un folto bosco in grado di fermarne altri. Il pilastro, invece, quello andava proprio demolito com’è avvenuto nella mattina di lunedì 22 giugno.

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