Vicenda Camping Maroadi ad Arco: indagati sindaco, assessore, segretario e dirigente

Claudio Chiarani16/06/20203min
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Alessandro Betta, primo cittadino di Arco, e il suo assessore con delega all’urbanistica Stefano Miori sono indagati assieme al segretario comunale Rolando Mora e alla dirigente Tiziana Mancabelli per il caso giudiziario relativo alla deroga concessa al Camping Maroadi ubicato in zona Linfano di Arco.
Le indagini si sono chiuse nei giorni scorsi e, con la loro conclusione, agli interessati è stato notificato l’atto che concede venti giorni per essere ascoltati dal Pubblico Ministero o inviare una memoria a difesa. Al termine il Pm deciderà se rinviare a giudizio oppure archiviare il caso. Tranquillo il sindaco Betta, il quale attendeva di essere ascoltato dall’Autorità giudiziaria in merito al caso della sopraelevazione della struttura del Camping. Dellla vicenda aveva relazionato anche in Consiglio comunale quando afferma di avere la coscienza a posto anche, ora, questo avviso non è certo il massimo. “Spiegherò tutto al Procuratore” ha detto il sindaco. L’assessore Miori ribadisce la fiducia nelle istituzioni, confidando che la Procura riesca a ricostruire tutto l’iter amministrativo relativo, concessione alla deroga quando i lavori al Camping Maroadi erano già iniziati. Come si ricorderà è sotto sequestro il terzo piano della palazzina uffici e la palazzina servizi accanto agli stessi, con i sigilli apposti il 3 giugno 2019. Reati che si ascrivono ad abuso d’ufficio all’omessa denuncia d’inizio lavori, ma anche un caso “politico” che le opposizioni presentarono immediatamente in Consiglio comunale con una mozione di sfiducia all’assessore Miori, bocciata però il 25 aprile 2019. Ora, dopo che gli stessi saranno ascoltati o avranno prodotto una memoria difensiva in Procura, si potrà sapere cosa sarà deciso nei confronti dei quattro indagati.
“Condivido la notizia con voi – scrive Alessandro Betta con un post sul suo profilo Facebook – una vicenda nota ma per la quale ora è il tempo del rispetto del lavoro della Magistratura, convinto di poter dimostrare l’assoluta trasparenza e l’agire nell’interesse pubblico”. Sorpreso, invece, il consigliere Mauro Ottobre per il quale tra i nomi degli indagati,a suo dire, ne manca qualcuno, mentre il candidato sindaco Roberto De Laurentis afferma che in ogni caso non è una buona notizia. Si suppone così che l’amministrazione comunale non sapesse cosa accadeva sul territorio. Alle voci si aggiunge anche quella di Chiara Parisi, candidata sindaca della lista “Civica olivaia Etica e Ambiente”: “Noi chiediamo il ritiro della Variante 15, ma sono anni che chiediamo che un tema delicato come l’urbanistica e le deroghe concesse siano solo un enorme vantaggio per i soggetti privati. per non parlare della perequazione – prosegue – troppo sbilanciato e sempre a favore dei privati”.

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