Casa di Riposo di Riva, si lavora per riaprire le visite ai familiari

La Casa di Riposo “Città di Riva”, uno dei focolai della pandemia Sars Cov-2, ora che la situazione sta tornando alla normalità sta lavorando alacremente al fine di permettere nuovamente che i familiari degli ospiti degenti possano rivedere quanto prima i loro cari. Entro giugno, massimo ai primi del prossimo mese di luglio si ipotizza. Da subito uno dei fronti più “caldi” dell’emergenza sanitaria, la Apsp rivana vive tutt’oggi dell’incessante lavoro dei suoi dipendenti con turni davvero massacranti e sempre con le massime protezioni per evitare contagi.
Riaprire alle visite, dunque, e il prima possibile mettendo in atto misure e protocolli sanitari per non farsi trovare impreparati com’è stato (e per tutti, non solo per Riva) in questa occasione. Ripartire ma tenendo ben presente che non si potranno più avere oltre ottanta ospiti come da sempre è stato, ma con un numero dimezzato e letti pronti in caso di necessità. Con gli attuali ospiti positivi al virus in quel di Volano al locale centro Covid. La struttura è stata così sanificata, chi rientrerà dal centro Covid alloggerà al terzo piano della Apsp Città di Riva per almeno due settimane e in isolamento, mentre i dipendenti sono stati tutti tamponati per verificare lo stato di salute. Inoltre, sarà messa in atto la precauzionale misura della temperatura corporea di ciascuno che verrà in visita, quando possibile, riducendo al minimo i rischi e aumentando al massimo la sicurezza per tutti. Si pensa alla prenotazione visita obbligatoria, a schermi in plexiglas da frapporre tra ospite e familiari e, soprattutto, usufruendo per ciò dello spazio che esiste tra la cancellata all’ingresso e il corpo della struttura stessa di Casa Mieli con un operatore che accompagnerà gli ospiti dai propri cari. Insomma, dopo mesi massacranti per chiunque, con giornate di lavoro lunghe anche dodici ore per il personale, con l’esperienza accumulata in ogni reparto e da ogni operatore si guarda con fiducia al domani.