Nessun intoppo “archeologico” per la costruzione del Palazzetto dello sport a Riva del Garda
La Patrimonio del Trentino S.p.A., proprietaria dell’area alla Baltera sulla quale è destinato ad essere costruito il nuovo Palazzetto dello Sport rivano, ha terminato la fase iniziata la scorsa estate di “indagine” legata alla possibile esistenza di reperti o insediamenti archeologici (la zona com’è noto è stata sede di ritrovamenti poco distante, quella di S. Cassiano) e ricerca geologica atta a stabilire la “bontà” del terreno su cui sarà eretta la struttura. Una prima fase necessaria e indispensabile come quella legata all’eventuale presenza di ordini bellici risalenti alle due guerre mondiali onde evitare il ritrovamento di bombe come peraltro spesso avviene in questi casi. Tutto a posto, dunque, cosicché ora potrà partire la seconda fase, ossia l’avvio del cantiere vero e proprio. In mezzo, inevitabilmente, c’è stato lo stop alle indagini a causa del Coronavirus, ma ora tutto può procedere secondo i piani. Lo ha detto il sindaco Adalberto Mosaner, per il quale ora passato il picco dell’emergenza sanitaria e conclude le indagini sul terreno tutto potrà procedere secondo i piani per dare alla città il tanto agognato Palazzetto dello Sport. Nessun ritrovamento archeologico è stato trovato, così come nessuna falda acquifera che potesse essere dovuta alla vicinanza dei torrenti Albola e Varone. La Patrimonio del Trentino ora potrà procedere col bando che prevede una cifra complessiva di oltre dieci milioni e mezzo di euro (10.675.240). Al momento il Consorzio Alveare Network avrebbe conseguito ben 96,4 punti totali grazie ad un ribasso pari al 25,2% sul totale dell’importo lavori.