Protezione dell’ambiente, ecco la “nuova” Agenzia provinciale

Redazione18/05/20204min
panoramica garda

“Le grandi sfide ambientali che abbiamo di fronte devono essere affrontate con strumenti e modalità di lavoro sempre più funzionali ed adeguate ai profondi mutamenti in corso, sfide rese ancora più urgenti dall’emergenza legata alla pandemia di Covid-19, che ha mostrato con ulteriore evidenza la necessità di tutelare l’ambiente in cui viviamo anche al fine di tutelare la nostra stessa salute”. Così, il vicepresidente della Provincia, Mario Tonina commenta la riorganizzazione dell’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente. “Profondamente riorganizzata, per essere all’altezza del proprio difficile compito – spiega Tonina – l’APPA razionalizza le proprie competenze in materia di qualità ambientale, potenzia quelle giuridiche, informative ed educative e ne acquisisce di nuove, in materia di rifiuti e cambiamenti climatici”.
L’APPA rappresenta da un quarto di secolo il riferimento per la tutela dell’ambiente in Trentino, fu istituita con Legge provinciale nel 1995. Il suo compito è stato quello di coniugare l’attività di raccolta e di elaborazione dei dati in materia ambientale con l’esercizio di funzioni e compiti di consulenza e di divulgazione tecnico-scientifica e di controllo tecnico.
Al fine di razionalizzarne l’operato amministrativo e di dare maggiore rilievo alle nuove tematiche di rilevanza ambientale emerse in questi ultimi anni, la Giunta Provinciale ha introdotto, dunque, alcune importanti novità che vanno a potenziare l’organizzazione dell’Agenzia, che passa da 3 a 5 settori e da 5 a 10 unità organizzative.
Aria e acqua sono quelle su cui l’Agenzia vanta ormai una pluridecennale competenza. Con la nuova impostazione del settore qualità ambientale dell’Agenzia, verrà data maggiore importanza alle altre componenti ambientali, relative ai campi elettromagnetici, al radon, alla radioattività ambientale e all’inquinamento acustico. Proprio in relazione a quest’ultimo e alla pandemia di Covid-19, per valutarne gli effetti l’Agenzia ha avviato nelle scorse settimane un monitoraggio estensivo del territorio provinciale, con un team composto da 13 tecnici in acustica e 21 stazioni di monitoraggio, il cui esito sarà reso noto prossimamente.
Le altre due novità sono l’istituzione di un Nucleo dati ambientali, che porterà a sistema le informazioni provenienti dagli altri settori dell’Agenzia e dalle altre strutture provinciali e l’attribuzione delle competenze in materia di valutazioni ambientali, che tornano all’Agenzia dopo undici anni, assicurando all’attività di valutazione ambientale (36 progetti e 25 piani/programmi valutati in Trentino nel 2019)
Rifiuti urbani e cambiamenti climatici, le nuove competenze
La riorganizzazione porta all’interno dell’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente due competenze del tutto nuove, precedentemente assegnate ad altre strutture provinciali: quella in materia di rifiuti urbani (l’Agenzia era già competente in materia di rifiuti speciali) e quella in materia di cambiamenti climatici. Superando le frammentazioni attuali interne all’amministrazione provinciale, una specifica unità organizzativa dell’Agenzia sarà preposta a occuparsi dell’intera programmazione del ciclo dei rifiuti (oltre che delle bonifiche dei siti inquinati).
Con la riorganizzazione, l’Agenzia si avvarrà di uno specifico Nucleo ispettivo alla diretta dipendenza della direzione, che svolgerà le attività di indagine in materia ambientale su delega delle Procure della Repubblica e in stretta collaborazione con il Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri.

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