Il Ministro Boccia incontra Fugatti: “Lo Stato vi ha aiutato per vincere la pandemia”
“Il rapporto fra il Governo e le Autonomie speciali è continuo e molto costruttivo. Nessuno al momento sa con certezza quali saranno i numeri reali del minor gettito fiscale, sia sul versante del bilancio dello Stato che di quello di Regioni e Province autonome. In questo momento sono stati stanziati dal Governo 3,5 miliardi per tutti i Comuni italiani, senza distinzione fra Ordinarie e Speciali, e lo stesso è stato fatto per i 600 milioni messi a disposizione per il trasporto pubblico locale. Un ulteriore fondo di 1,5 miliardi è oggetto di un confronto con le Regioni e le Provincie autonome, che ne beneficeranno per almeno due terzi, e le Regioni a Statuto ordinario. Aspettiamo i dati finali delle Commissioni per definire le cifre, cosa che avverrà nell’ambito della Conferenza Stato-Regioni. Ho confermato anche al presidente Fugatti che le minori spese – poco meno di 100 milioni – per il rimborso di prestiti sono garantite e non dovranno essere sostenute dai territori”.
“Abbiamo ricordato al ministro che gli accordi che la Provincia ha preso con il Governo nel 2009 e nel 2014 erano importanti ed utili in una situazione ordinaria –ha detto ancora Fugatti, riferendosi in particolare al contributo del Trentino, stimato quest’anno in circa 430 milioni, per contribuire al risanamento dei conti pubblici dello Stato italiano – ma a fronte del calo previsto del nostro gettito fiscale di 400 milioni a causa del Coronavirus poter utilizzare quelle risorse per gestire le nostre competenze statutarie diventa per noi determinante. Ciò in virtù del meccanismo di finanziamento previsto dall’Autonomia speciale ma anche del fatto che gli equilibri di bilancio vigenti prima dello scoppio della pandemia sono naturalmente saltati. Speriamo di poter arrivare in breve di un accordo con il Governo in questo senso.
Riguardo all’utilizzo della leva del debito, c’è la possibilità che il Trentino possa ricorrervi, ma serve un passaggio formale in Parlamento. Ci sembra di avere riscontrato su questo punto una sostanziale condivisione di vedute con il ministro. Abbiamo parlato infine della situazione sanitaria e della situazione economica generale. Sul piano sanitario, il contagio si è ormai stabilizzato da 15-20 giorni, il che fa ben sperare riguardo alla possibile apertura di alcune attività – ristoranti, pizzerie, estetisti, parrucchieri e quant’altro – anche in anticipo rispetto al calendario nazionale, cioè prima del 1° giugno. Una ipotetica data è quella del 18 maggio. Crediamo che il Trentino, anche con l’apporto del Ministero e della Protezione civile nazionale, che ringraziamo, abbia oggi un’organizzazione sanitaria tale da garantire ai cittadini le cure che saranno necessarie, come avvenuto anche in queste settimane”.