Arco: il sindaco Betta ritira le deleghe al vice Bresciani. Ora il vicesindaco è Tomaso Ricci
Nella tarda mattina di giovedì 30 aprile il sindaco di Arco Alessandro Betta, in videoconferenza dalla sala Giunta al secondo piano del municipio assieme al presidente del Consiglio Flavio Tamburini e all’assessore Stefano Miori, ha comunicato ad assessori e capigruppo consiliari di aver ritirato le deleghe al vicesindaco Stefano Bresciani (lavoro e attività economiche: industria, artigianato, commercio, cooperazione; rete dei trasporti e pianificazione, gestione e controllo della mobilità; rapporti con le società controllate e partecipate; recupero e valorizzazione dei grandi volumi).
«Ritengo doveroso -ha detto il sindaco- essere qui a comunicare ai consiglieri eletti, in questo momento così delicato e complesso, una decisione difficile e sofferta: questa mattina ho ritirato le deleghe al consigliere Stefano Bresciani. Vicesindaco sarà Tomaso Ricci, mentre ho trattenuto le deleghe per me. Per quanto mi riguarda il Patt in termini di ruolo rimane in Giunta: non è il partito il problema ma la persona».
Quindi il sindaco ha ricordato il tema che ha portato alla rottura: la seduta di Consiglio comunale di lunedì scorso, tenuta per la prima volta in modalità di videoconferenza.
«Abbiamo scelto modalità che funzionano -ha detto il sindaco- che stanno utilizzando altri Comuni. Il venire a conoscere -ha detto il sindaco- dall’assessore Provinciale agli Enti Locali Mattia Gottardi che c’è stato un incontro, che ha confermato lo stesso vicesindaco, nella giornata di sabato, quindi antecedente al consiglio comunale, in videoconferenza non casuale tra il vicesindaco, Mattia Gottardi e il candidato sindaco Roberto De Laurentis, risulta essere istituzionalmente un fatto inaccettabile, perché comunque dimostra il venir meno al patto che il vicesindaco si era assunto, dopo tutte le vicende che si conoscono, che ci sono già state in precedenza, di tensioni e quant’altro, di assoluta lealtà e di voler lavorare insieme. Dovrei essere stato invitato anch’io a quel momento di confronto tra figure istituzionali, che potevano confrontarsi sul merito del punto. Anche la lettera che è stata inviata in quella giornata dal candidato Roberto De Laurentis, che non appartiene al Consiglio comunale, in cui vengono sottolineati una serie di passaggi in cui si dice che non è il caso di convocare commissioni e Consigli comunali per occuparsi di varianti al Piano regolatore generale, deroghe urbanistiche o di altri temi durante la campagna elettorale; proprio il termine campagna elettorale risulta essere quello che mette in scacco un Consiglio comunale regolarmente eletto. Anche alla luce di una chiacchierata personale che avrei fatto io e di una stretta collaborazione leale per gestire e far ripartire la nostra comunità, una volta finita l’emergenza, chiacchierata che confermo, ho scritto a diversi candidati sindaci, ma la chiacchierata era rivolta al post elezioni o comunque anche nella campagna elettorale di collaborare, non certo di bloccare l’intero Consiglio comunale; sono venute quindi a mancare le possibilità di proseguire, perché queste recenti azioni e distrazioni del vicesindaco minano senza dubbio il lavoro della Giunta comunale».