Programma Covid 19: le misure per sostenere l’economia trentina

Redazione26/04/20203min
soldi AgFB020309_021-1_imagefullwide

Il Trentino riparte, entrando nella cosiddetta “Fase 2” con Programma “Covid-19”, il Disegno di Legge approvato dalla Giunta provinciale per il sostegno delle famiglie, dei lavoratori e delle imprese di ogni settore economico, colpite dagli effetti della pandemia di Coronavirus. Uno strumento complesso, che impegna risorse per complessivi 150 milioni di euro, a cui si aggiunge il rifinanziamento del Protocollo siglato con il sistema bancario per garantire l’accesso al credito, con 250 milioni di euro che si sommano ai 250 già stanziati, e l’intervento di sospensione del pagamento dell’Imis, e delle altre tasse locali, per complessivo 175 milioni di euro. In tutto la Provincia mobilita quindi un totale di 825 milioni circa per superare questo momento particolarmente difficile. Ulteriori approfondimenti sul disegno di legge “Programma Covid 19” sono stati forniti oggi pomeriggio dagli assessori Roberto Failoni, Mario Tonina, Giulia Zanotelli e Mirko Bisesti che hanno specificato il merito di alcuni articoli attinenti i settori di loro competenza.
Previsti aiuti a fondo perduto anche per le aziende settore agricolo che occupano fino a 9 addetti e che hanno subito gravi danni in termini di fatturato a causa dell’emergenza epidemiologica. “Si prevede, inoltre, – ha detto l’assessore – che la Provincia, anche attraverso le sue società controllate, promuova la costituzione di un fondo, attraverso il coinvolgimento di soggetti pubblici e privati, quale strumento per concorrere allo sviluppo dell’agricoltura trentina, in particolare sul fronte dell’innovazione di processo e di prodotto. Abbiamo lavorato fin dall’inizio dell’emergenza – ha aggiunto l’assessore – con un gruppo tecnico, mettendo in campo un lavoro di sistema per trovare le soluzioni più adatte”.
L’assessore Bisesti, infine, ha evidenziato come le misure specifiche previste per le imprese dal ddl saranno estese anche agli operatori del settore culturale. “Sulla scuola e sul settore culturale stiamo ragionando – ha detto l’assessore – per misure specifiche che tengano conto dei vari scenari epidemiologici. Da questi dipenderà anche la tempistica della riapertura delle scuole. Ci sarà comunque – ha detto ancora – grande attenzione ai bisogni educativi speciali”.

La Busa Vorremmo mostrarti le notifiche per restare aggiornato sulle ultime notizie.
Rifiuta
Consenti notifiche