Omicidio Perraro, il marito torna a casa ai domiciliari
Marco Manfrini, il roveretano accusato dell’omicidio della moglie Eleonora Perraro nel settembre dello scorso anno a Nago, è uscito dal carcere di Trento e si trova ora agli arresti domiciliari. Lo ha scritto ai media Mariangela Perraro, la madre della vittima, esprimendo il suo sdegno. «Oggi il presunto uxoricida è stato rilasciato dal carcere – scrive la mamma di Eleonora – e gli sono stati concessi gli arresti domiciliari per motivi di salute legati alla tremenda piaga del Covid-19. Non è infetto. Sia chiaro. Non è in pericolo di vita. Non è in una terapia intensiva attaccato ad una macchina che lo aiuta a respirare. No. È a casa sua senza alcun dispositivo di tracciamento. Con la concreta possibilità che possa andarsene dove vuole. Stamattina volevo fare quattro passi nel luogo dove mia figlia è stata assassinata ma non ho potuto a causa delle restrizioni in atto. Io cittadina onesta non posso andare a salutare mia figlia o mia madre appena deceduta per il virus e un presunto omicida viene lasciato a casa sua senza alcun motivo sanitario serio. Mia figlia è morta. Uccisa. Il suo presunto assassino è a casa loro. Dove ancora ci sono tante cose di Eleonora che ancora non siamo riusciti a portare via. Lui ora è lì e lei non c’è più. Ho ritenuto – scrive ancora la mamma di Eleonora Perraro – che questa emergenza atroce che ci troviamo ad affrontare facesse uscire la migliore delle umanità possibili ed invece mi rendo conto che non c’è equità. Mia figlia è stata strangolata e sbranata. Suo marito che è anche l’unico indiziato del delitto, è a casa. Non capisco questa giustizia. E mi pongo una domanda. Se davvero mio genero fosse stato in pericolo a causa del coronavirus, perché non è stato fatto uscire nei primi giorni della emergenza? Perché aspettare due mesi? La presunzione di innocenza si deve a chiunque, in qualsiasi caso ma la giustizia non può impiegare mesi e mesi per cominciare ad attivare una pratica. Non può procrastinare all’infinito una sentenza. Di qualsiasi entità. Noi cittadini stiamo in casa. Noi non abbiamo mai fatto del male a nessuno. Osserviamo le regole. Rispettiamo la vita altrui…»