Coronavirus 20-4-2020: nell’Alto Garda e Ledro aumentano i guariti
6 decessi e 53 nuovi contagi, di cui 50 accertati con tampone, che portano il totale a 4236. Tra loro anche tre ragazzi minorenni. Questi gli ultimi dati sul Coronavirus forniti nel pomeriggio di martedì 20 aprile. Dei 6 decessi uno è avvenuto in RSA e 5 in ospedale, 4 dei quali riguardano persone ospiti nelle RSA. Dei 53 nuovi casi, 3 sono quelli registrati nelle RSA. 40 pazienti si trovano ricoverati in terapia intensiva e 1568 alle cure domiciliari, in progressiva decrescita.
Questi il riassunto dei dati odierni in Trentino:
4.236 Totale positivi;
2.575 Attualmente positivi;
966 Guariti;
1.295 Dimessi;
366 Deceduti.
L’Alto Garda e Ledro, alla data di sabato 18 aprile, conta:
720 (+1) contagiati da coronavirus;
178 (+12) guariti;
211 (+11) dimessi dalle strutture ospedaliere;
90 (+1) decessi.
Questa la suddivisione per città:
Arco: 333 – contagi – 101 guariti – 116 dimessi – 30 decessi
Drena: 12 contagi- 4 guariti – 5 dimessi
Dro: 83 (+1) contagi – 13 guariti – 17 dimessi – 16 decessi
Ledro: 147 contagi – 27 guariti – 30 dimessi – 28 decessi
Nago Torbole: 9 contagi- 4 guariti – 4 dimessi
Riva del Garda: 120 contagi – 24 guariti – 34 dimessi – 15 (+1) decessi
Tenno: 16 contagi – 5 guariti – 5 dimessi – 1 decesso
“I tamponi effettuati oggi – ha detto in apertura il presidente Fugatti – sono 689 e la percentuale di contagiati sul numero di tamponi fatti è attorno al 7%. Un dato costante rispetto agli ultimi giorni, lo guardiamo positivamente perché è un numero che si è stabilizzato in modo continua”.
Fugatti ha poi parlato della cosiddetta fase 2, ovvero della riapertura delle attività economiche e della riduzione delle misure poste in essere per limitare gli spostamenti delle persone. “Siamo consapevoli – ha detto – che la gente non ne possa più di stare a casa. Riceviamo molte sollecitazioni in questo senso. Al riguardo oggi abbiamo avuto un interessante confronto con il dottor Stefano Merler di FBK che attraverso alcuni modelli matematici ci ha dimostrato che qualsiasi riapertura comporterà un limitato aumento del contagio, leggermente più alto se interveniamo sulle libertà individuali. Per questo stiamo lavorando, con il coinvolgimento di tutti, dalle categorie economiche ai sindacati, passando per tutti i settori della Provincia, per ripartire limitando al massimo i rischi sanitari. Dobbiamo elaborare una nostra fase 2, specifica per il Trentino, trovando un equilibrio fra il rischio di aumentare il contagio e la necessità comunque di tornare a lavorare e a vivere”.
L’assessore Segnana ha ricordato che nell’ultima ordinanza è stata prevista la possibilità, per chi ha familiari disabili o anziani, di poter uscire a fare una passeggiata nei pressi della propria abitazione accompagnati da un parente o da una persona che se ne prende cura.
Paolo Bordon, direttore dell’APSS, ha invece fatto il punto sulla situazione delle RSA, evidenziando che dal primo marzo al 15 aprile vi sono stati complessivamente 484 decessi nelle residenze assistenziali assistite del Trentino. Ovviamente non tutti ascrivibili al Coronavirus. “Quelli di cui siamo sicuri – ha detto – sono 145, perché verificati con tampone. Stiamo lavorando con Upipa e Spes per un’analisi completa e dettagliata, ma ci vorrà del tempo”.