Sempre aperti gli Uffici del Libro Fondiario grazie alla telematica
Tra i servizi al pubblico che non si sono fermati in concomitanza con l’emergenza Coronavirus vi sono quelli del Libro Fondiario – Tavolare. Come è noto l’Istituto, di origine austriaca, risulta istituzionalmente preposto alla gestione del delicato ambito della pubblicità immobiliare, destinata come tale a svolgere un ruolo determinante nell’espletamento di ogni attività finalizzata alla circolazione dei diritti reali immobiliari allo specifico fine di garantirne, in termini assoluti, il maggior livello di celerità nella gestione delle transazioni nel rispetto delle più alte garanzie di sicurezza. Nello scorso mese di marzo si è registrato un calo, rispetto all’ordinario volume globale delle pratiche che affluiscono mensilmente negli uffici della provincia di Trento, nell’ordine di poco più del 20%.
“I dodici uffici del Libro fondiario – spiega il vicepresidente della Provincia Mario Tonina – operanti nel territorio provinciale tra i quali anche quello di Riva del Garda, si sono dimostrati anche in questa difficile situazione, all’altezza del compito, portando a trattazione tutte le pratiche pervenute e perfino procedendo, ove se ne fosse presentata l’opportunità, ad un efficace intervento di deciso recupero del lavoro arretrato. Tutto questo è stato reso possibile attraverso l’apporto dei centoventinove tavolaristi messi in massima parte in condizione di prestare l’attività lavorativa dal proprio domicilio, attraverso la pronta attivazione di molteplici forme di telelavoro, garantendo la presenza, presso ogni singolo ufficio, di un ridottissimo numero di addetti”.
Dal 6 aprile la Giunta provinciale ha stabilito l’obbligatorietà del deposito delle istanze tavolari tramite modalità esclusivamente telematiche. L’innovazione, destinata a permanere anche una volta venuto meno lo stato di emergenza, può a buon diritto definirsi di rilevanza storica per l’Istituto, segnando una tappa fondamentale nel processo di completa informatizzazione del sistema a cui l’Amministrazione provinciale ha sempre atteso.
Una situazione ben compresa dall’utenza, specie dalle categorie professionali che maggiormente interagiscono col Libro fondiario, che hanno fin dall’inizio accolto il cambiamento con alta professionalità e sicuro spirito di fattiva e proficua collaborazione.