Multe per chi si allontana da casa: la replica della Polizia Locale alle “accuse”

Claudio Chiarani11/04/20202min
20200319IMG_7439 RIVA CORONAVIRUS CONTROLLI POLIZIA LOCALE

Il Corpo di Polizia Locale intercomunale non ci sta. No alle “accuse gratuite”, no agli insulti, alle proteste e, peggio, alle provocazioni che sui social appaiono ormai quotidiane a commento delle sanzioni che gli agenti applicando ai cittadini inosservanti delle disposizioni nazionali e provinciali in materia di Coronavirus. Sanzioni amministrative comminate a chi va a fare la spesa nei punti vendita lontani da casa. Per questo sulla pagina Facebook del Corpo di Polizia Locale è apparsa una lunga precisazione a firma di tutti gli agenti per spiegare e cercare di chiarire che, primo, gli insulti non sono certo “graditi” (soprattutto da parte dei cosiddetti “leoni da tastiera”, ossia chi utilizza un nickname per accusare e insultare standosene tranquillamente nascosto a casa dietro uno pseudonimo) e poi per fare chiarezza anche su due sanzioni recenti per le quali sono stati forniti agli interessati i chiarimenti delle direttive impartite agli operatori. “Avuta contezza del fraintendimento – si legge nella nota della Polizia Locale – il comandante in persona contattava l’utente sanzionato avvisandolo che le procedure per l’annullamento del verbale si sarebbero immediatamente avviate”. Bene, dunque, che si faccia chiarezza su queste direttive che sarebbe opportuno venissero emanate in modo chiaro e non in “burocratese” come in Italia siamo ormai abituati. Infine la nota si chiude con queste parole: “Nessuno chiede un riconoscimento, facciamo il nostro lavoro e ci mettiamo l’anima. Sbagliamo qualche volta? Certo. Siamo esseri umani, ma se riconosciamo l’errore cerchiamo di rimediare, ma quello che non è tollerabile e che venga infangato l’operato di chi cerca di fare al meglio il proprio lavoro.”

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