102 anni: buon compleanno a Petrina Lorenzi
Classe 1918, Petrina Lorenzi giovedì 26 marzo ha festeggiato un compleanno molto speciale, il 102°. Tra i tanti messaggi di auguri, ha ricevuto anche quello del sindaco Adalberto Mosaner, accompagnato dall’omaggio di una pianta di orchidee.
In tempi di #Iorestocasa, quest’anno la festa è stata virtuale, ma Petrina Lorenzi non ha perso la sua allegria e ha risposto al sindaco con un breve video girato con lo smartphone e spedito tramite whatsapp: «Grazie signor Sindaco dei fiori e degli auguri -ha detto Petrina- che sono stati molto graditi. Vi ringrazio che vi ricordate sempre».
Nata a Trieste quando la Prima guerra mondiale volgeva al termine e in una città particolarmente colpita anche in seguito da violenze di ogni tipo (la sua stessa famiglia durante il fascismo ha avuto il cognome italianizzato), Petrina è l’unica figlia di Pietro Lorenzi e Carla Pertot; il padre, infatti, morì in guerra poco dopo la sua nascita e Petrina (il cui nome è stato scelto proprio in ricordo del padre) fu allevata dai nonni e dagli zii, mentre la mamma lavorava come guardarobiera sulle navi passeggeri, così da assicurarle il necessario per vivere. La svolta e la separazione dalla città natale vengono con il matrimonio: Petrina sposa Ludwig Wagner, rappresentante di commercio in campo musicale, che segue nelle sue trasferte a Bolzano, Genova e poi nuovamente a Bolzano, fino all’approdo a Riva del Garda, nel 1968, nella casa di via Mazzano a Varone in cui ancora vive, assistita da Teresa.
Oltre che per la lucidità e la presenza, inusuali alla sua età, Petrina si distingue per l’allegria e la simpatia, condite da un irresistibile senso dell’umorismo, e per la cura del proprio aspetto e della casa, dove non mancano mai i fiori, che ama particolarmente.