Coronavirus 15-3-2020: in Trentino 4 nuovi decessi e altri 117 casi
“Con l’azienda sanitaria abbiamo impostato un piano straordinario che riguarda tutte le strutture ospedaliere trentine: nei reparti di terapia intensiva, pneumologia e malattie infettive stiamo implementando i posti disponibili, più che raddoppiandoli, per essere pronti ad un eventuale incremento ulteriore dei contagi”: così il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, nel corso dell’aggiornamento di domenica 15 marzo sul Coronavirus.
Il piano prevede l’aumento da 33 a 75 posti per la terapia intensiva, da 71 a 123 posti per la pneumologia e l’alta intensità e da 22 a 66 per le malattie infettive, distribuito su tutte le strutture territoriali (Cles, Arco, Tione, Cavalese e Borgo Valsugana), non solo in quelle dei grandi ospedali di Trento e Rovereto.
Per quanto riguarda i dati di domenica 15 marzo della diffusione del contagio, lo stesso presidente Fugatti ha evidenziato che la crescita appare molto più ampia con il passare delle giornate, anche perché vengono conteggiati tra i positivi anche coloro che non sono sottoposti a tampone, ma presentano sintomi dopo aver avuto contatti con soggetti conclamati, proprio al fine di contenere il contagio all’interno della cerchia dei contatti stessi. Questi i numeri alle ore 14 di oggi: 117 i nuovi casi, con 15 persone attualmente in terapia intensiva, 7 guariti mentre i decessi salgono a quota 6. Come spiegato, su 378 contagi, 254 hanno avuto conferma tramite il tampone.
Il presidente Fugatti ha rinnovato l’appello a non uscire per motivi non indispensabili: “Ho visto oggi persone a passeggio per le vie del centro o sulle ciclabili, anziani e bambini, questo non va bene, come non va bene andare a fare la spesa in più di una persona per famiglia o più volte al giorno. Ripetiamo che le nostre raccomandazioni sono essenziali per limitare i contagi: bisogna stare in casa, lo dobbiamo ai nostri figli e ai nostri anziani”, ha detto, annunciando maggiori controlli.
L’assessore alla salute Segnana, specificando ulteriormente i dati, è tornata sulla triste notizia dei nuovi decessi, segnalando che oggi sono riferiti alle località di Ledro, Pinzolo, Soraga di Fassa e Trento. Per quest’ultimo caso si tratta di un non residente, Padre Angelico, il frate che aveva accompagnato in pellegrinaggio ad Assisi un gruppo di fedeli trentini.
Per una mappa aggiornata sui casi si veda qui: https://www.apss.tn.it/-/covid19
Alla conferenza stampa era presente anche Maria Grazia Zuccali, dirigente facente funzioni per l’Igiene pubblica del Dipartimento di prevenzione dell’Apss che ha ripetuto tutti i consigli fondamentali per evitare il contagio, che in questa malattia avviene per via aerea attraverso le goccioline emesse parlando, tossendo e starnutendo. “È il motivo per cui dobbiamo rispettare le distanze ovunque, in farmacia, nei supermercati, all’aperto” ha detto. L’altra modalità è la trasmissione per contatto, perché le stesse goccioline possono depositarsi sulle superfici e permanervi per alcune ore, per questo viene raccomandato di non stringersi le mani e non portarle a bocca, naso, occhi. Per quanto riguarda le mascherine chirurgiche, esse hanno il significato di proteggere gli altri, per cui vanno indossate solo in presenza di tosse, non rappresentando una protezione per le persone sane.