Defp: un Trentino in crescita e fra le prime 50 regioni europee

Redazione06/07/20173min
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Un Trentino saldamente attestato fra le prime 50 regioni dell’Europa per benessere e qualità della vita, con un pil pro capite a livello della Germania – pari a 35.500 euro circa (media italiana 27.800) – ed un welfare che contiene efficacemente disagi e rischio-povertà. Ma anche un Trentino a cui il Patto di garanzia firmato dalla Provincia con il Governo nel 2014, ha consegnato un quadro più certo e stabile sul versante della finanza pubblica, e che grazie agli investimenti realizzati può affrontare con più determinazione il calo delle risorse determinatosi negli ultimi anni per effetto del concorso al risanamento del deficit dello Stato. E’ un quadro sfaccettato, quello delineato dal Defp 2017 – proiettato nel 2018-2020 – il Documento di economia e finanza provinciale approvato oggi dalla Giunta riunita in seduta straordinaria. Fondamentale strumento di programmazione economico-finanziaria, il Defp fotografa l’esistente ma delinea soprattutto obiettivi e priorità per i prossimi tre anni. “Rispetto all’andamento degli ultimi anni – spiega il governatore Ugo Rossi – emergono degli elementi decisamente positivi, c’è una rinnovata capacità a competere da parte della nostra economia e soprattutto una ripresa della fiducia, sia delle famiglie che delle imprese. Veniamo non da una semplice crisi ma da una lunga fase di cambiamenti che ha profondamente modificato il contesto e l’approccio della finanza pubblica. In particolare abbiamo tenuto ferma la spesa corrente, senza modificare la qualità dei servizi, anzi in qualche caso accrescendola,. Il che significa che la spesa è stata di fatto ridotta. Risultati come questo sono raggiungibili solo con un gioco di squadra, con il contribuito degli enti locali che hanno lavorato con noi facendo la loro parte, da protagonisti del sistema.
Abbiamo oggi livelli di benessere pari a quelli delle regioni più avanzate della Germania o della Svezia, e abbiamo anche maggiore equità, grazie all’insieme delle nostre politiche sociali, che sostengono chi ha più bisogno ma al tempo stesso lo stimolano ad impegnarsi per cambiare la propria situazione. Il Defp riporta una previsione di crescita del pil trentino, prudente, come sempre abbiamo fatto ma gli ultimi dati confermano che il dato sarà confermato al rialzo, e sappiamo che ogni punto percentuale di pil si traduce in entrate per 45/50 milioni. Dobbiamo insistere anche nei prossimi anni su questa strada, dando priorità agli investimenti pubblici capaci di far partire gli investimenti privati, sostenendo in maniera mirata le imprese che investono su innovazione e personale, semplificando ulteriormente la burocrazia e e focalizzando ancora di più le nostre politiche sugli obiettivi strategici elencati nella terza parte del documento. Le coordinate lungo le quali ci muoveremo sono in sintesi: fiducia, ritrovata capacità di competere, una pubblica amministrazione migliore”.

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