Ad Arco 37 nuovi cacciatori abilitati per sparare ai cinghiali
Sul fenomeno dell’aumento dei cinghiali che devastano i campi e i terreni per andare alla ricerca di cibo, si sa tutto. Il loro numero è in continuo aumento e in diverse regioni d’Italia si è votato al fine di limitarne il numero. Trentasette cacciatori di Arco hanno ottenuto la licenza “d’uccidere” i cinghiali ed ora, dopo aver superato l’esame, sono in attesa del via libera provinciale. Non appena arrivato, i cacciatori che hanno superato il corso a San Michele all’Adige, in collaborazione con la Forestale inizieranno ad eliminare la quantità di capi prestabilita. Arrivati dai vicini Lessini i cinghiali, grazie al fatto che non si era predisposta alcuna misura cautelativa, si sono riprodotti velocemente andando ad occupare sempre più porzioni di territorio con la loro prole. Chiaro che per vivere vanno alla ricerca di cibo, ma le conseguenze del loro modo sono sotto gli occhi di tutti. Campi e terreni devastati dalle zanne e dagli zoccoli che scavano per trovare tuberi e quant’altro costituisca la loro alimentazione. Un’alterazione biologica dell’habitat, però, che ha creato diversi danni e alla quale bisogna mettere ripiego. La licenza di sparare al fine di limitarne la proliferazione c’è, si tratta solo di attendere il via libera provinciale alle battute di caccia.