Arco, pronto il piano di risanamento acustico per la zona industriale
Se ne parla e scrive da tempo: i rumori che provengono dalle attività produttive concentrate in zona industriale ad Arco tolgono il sonno ai cittadini che abitano nelle vicinanze. Per questo, dopo tante “battaglie” il Consiglio comunale arcense ha approvato il Piano che tratta dell’inquinamento acustico. Il quale, assieme a quello di zonizzazione e alle variazioni di regolamento acustiche fanno parte di un’operazione tesa ad eliminare, o perlomeno a ridurre, le emissioni rumorose derivanti dalle attività produttive in zona industriale al Linfano. È l’assessore Stefano Miori che si sta occupando di tutto a seguito della segnalazione di un residente di Riva, il quale aveva fatto presente come dalla zona del Linfano, appunto, a seguito dei rumori emessi dalle attività lì presenti non si potesse dormire di notte. Partito l’iter e gli incontri con le varie aziende, operate le necessarie misure e controlli sulle emissioni ora le aziende dovranno, entro marzo prossimo, presentare un preciso piano di “contromisure” atte alla riduzione dei rumori. Si parla di decibel, ovviamente. Intanto qualcosa è già stato fatto: alcune aziende hanno già adottate misure “anti” emissioni rumori, la Provincia ha segnalato alcuni parametri di riferimento per le aree come non congrui e il Consiglio comunale aveva suggerito alcune modifiche in relazione all’eventuale declassamento da area industriale a mista, passando da zona VI a III senza tener conto di zone “intermedie.” Va altresì detto che i rumori segnalati, nello specifico misurati nelle zone di San Giorgio e San Tomaso non hanno mai ottenuto il riscontro positivo, ossia che i valori superassero il consentito. La zona che “soffre” maggiormente tutto questo è quella “nord orientale”, zona nella quale gli “sforamenti” al consentito sono stati effettivamente registrati ma che non hanno mai dato una precisa indicazione su chi sia in effetti il “colpevole.” Tuttavia, le aziende si sono già attivate singolarmente ed ora si attende solo l’attuazione del Piano antirumore previsto.