La scomparsa del Maestro Riccardo Giavina, lo piange la città di Riva del Garda

Claudio Chiarani21/12/20193min
Riccardo Giavina

Si terranno lunedì 23 dicembre, con inizio alle ore 14.30, le esequie del Maestro Riccardo Giavina scomparso venerdì 20 dicembre all’età di 82 anni. Nato in provincia di Novara nel 1937, Giavina abitava dal 1971 a Riva del Garda e fino al 2003 aveva ricoperto il ruolo di docente e fiduciario della sezione staccata del Conservatorio Bonporti. Socio fondatore nonché presidente onorario di Musica Riva Festival, due anni fa all’Auditorium della musica di Riva un concerto gli aveva reso omaggio per la sua lunga e intensa attività. Inoltre si era distinto in numerosi concorsi internazionali, con numerosi premi vinti ovunque, soprattutto in Italia e Svizzera.
Un rapporto intenso, quello del Maestro Giavina, con l’associazione Amici della Musica, una vita vissuta all’insegna della musica e anche della goliardia. Sì, perché come ricorda l’amico Riccardo Lucatti, Giavina era sempre pronto a cogliere gli aspetti umoristici e sarcastici delle varie situazioni che gli si presentavano. Elemento cardine del “decollo” del Conservatorio rivano, Giavina oltre alla moglie Rita Trenti e le due figlie viene pianto e ricordato da tantissime persone che gli hanno voluto bene, sia del mondo della musica sia della cittadinanza tutta che ha avuto modo di apprezzarne le qualità umane e musicali. Il Comune di Riva nel 2007, in occasione dei suoi 70 anni lo aveva insignita della medaglia d’oro per la cultura.
Un ricordo arriva anche da parte dello studioso storici rivano Graziano Riccadona:
“Il maestro Riccardo Giavina è stato un personaggio rappresentativo dell’Alto Garda dotato di una rara umanità e sensibilità. La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile in tutti, ancora più forte in chi lo ha frequentato. Il “corpus compositivo” del Maestro Giavina comprende oltre 500 fra composizioni ed elaborazioni per Coro di voci bianche, Coro femminile, Coro di voci miste ed oltre 250 fra composizioni per Pianoforte, Organo, altri strumenti e vari organici. Sue pagine organistiche, corali e strumentali sono state eseguite in Francia, Spagna, Germania, Austria, Polonia, Ungheria, Grecia, Inghilterra, Argentina, Russia, Strati Uniti. Tra tutte queste ricordo le due rapsodie corali “Da nord a sud” ed “Around the world” al Teatro alla Scala di Milano – mi confessava recentemente – Quelle trasmesse in Eurovisione (Basilica superiore di Assisi), in Mondiovisione (Città del Vaticano), quelle proposte al Teatro “Carlo Felice” (Genova) e tante altre in giro per il mondo. Nonostante i successi di una vita dedicata interamente alla musica, il Maestro Giavina rimaneva intonso nella sua naturale modestia, che lo ha fatto essere nel contempo eccelso compositore e nonno affettuoso dei suoi quattro nipoti. Un carattere, il suo, di conoscitore dell’animo umano profondamente religioso, di una religione vissuta nella quotidianità e nella semplicità francescana”.

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