Cartiere Fedrigoni, quale futuro?
L’occupazione dei 150 operai degli stabilimenti che fanno capo alla Cartiera Fedrigoni è al centro delle attenzioni dei sindacati (Cgil, Cisl e Uil) dopo che l’azienda ha comunicato un esubero di almeno una trentina di dipendenti e lo stop al ciclo continuo da gennaio 2020. L’ultima richiesta di convocare un tavolo con Azienda e Rsu non ha avuto risposta, neanche da Confindustria, dunque la data fissata del tre dicembre prossimo, martedì rimane l’unica opzionata. La proprietà ha giustificato il trasferimento delle carte speciali negli stabilimenti in Valsugana e a Pordenone con il fatto che in quello di Varone non c’è un depuratore atto a ripulire l’acqua di scarto utilizzata per la produzione, dunque un mancato investimento che avrebbe dovuto essere stato fatto in passato. Oggi, dunque, si produrrà altrove. I sindacati vogliono capire se esiste un piano industriale che nel medio-lungo termine (5-10 anni) possa limitare lo stop al ciclo continuo.