S. TOMASO E LA PASINA VANNO “SALVATI” DAL TRAFFICO

Claudio Chiarani17/06/20192min
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L’associazione la Pro S. Tomaso dice un fermo “no” all’attraversamento delle due zone di S. Tomaso e della Pasina, opponendosi di fatto alle richieste del Patt che nelle osservazioni al Piano stralcio sulla mobilità di zona, invece, chiede l’allargamento della sede stradale davanti all’antica chiesetta, dove c’è l’incrocio regolato dal semaforo a suo tempo ristretta proprio per dare più spazio ai pedoni. Per questo Roberto Marchi, presidente dell’associazione, ha inoltrato una richiesta scritta in comunità di Valle, per ricordare come quell’edificio sacro risalga al XII° secolo (1194) e sia uno dei più antichi dell’Alto Garda intitolato a S. Tomaso Becket e vada, dunque, preservato dal traffico veicolare dando più spazio ai pedoni. Spesso i paletti in ghisa posti a protezione sono divelti dai mezzi in transito, anziani e bambini passano spesso da lì dovendo “fare i conti” con l’elevato transito di mezzi e la conseguente pericolosità per la loro incolumità che ne deriva. La richiesta va nell’intento di non accogliere le osservazioni del partito delle stelle alpine, richiesta che vanificherebbe tutti gli sforzi finora fatti per salvaguardare l’incolumità dei residenti del borgo storico di San Tommaso.