BASTA TURISMO DI MASSA AL LAGO DI TENNO

Claudio Chiarani15/06/20193min
lago di tenno

La Giunta comunale non ha dubbi: il piccolo, prezioso e magnifico lago di Tenno non deve essere e non sarà come un Lido ferrarese o un qualsiasi tratto di spiaggia adriatica. Basta automobili, basta bagnanti, ombrelloni, grigliate, bambini che gridano e giocano a pallone e altro legato, inevitabilmente, alla presenza umana sulle sue sponde. Il lago di Tenno è un gioiello naturalistico e tale deve rimanere. La Fondazione Agnelli così lo celebrò anni fa, ma oggi il rischio che diventi sempre più un centro acquatico è quanto mai alto. Ma neppure ad altri laghi trentini dove il turismo affolla le loro sponde, e allora? Allora si deve trovare la classica “via di mezzo” affinché rimanga tale, ossia un gioiello incastonato tra i monti che lo circondano, libero e pulito. Il nuovo sindaco Giuliano Marocchi lo ha detto chiaro e tondo: “Intervenire sul lago era nel nostro programma, ma non con provvedimenti volti a trovare compromessi “facili”. Ciò che desideriamo per il bene del lago è limitare l’antropizzazione con un ragionamento molto ampio, di lungo periodo e per tutta l’area dello stesso. Iniziando dalle infrastrutture a basso impatto di cui c’è assoluto bisogno.” Marocchi si riferisce all’area davanti al lago, dove attraversare la statale è un rischio, dove la rotatoria davanti all’albergo sarà presto terminata, dove servono parcheggi per gli autobus turistici che scaricano e caricano la gente in situazione di pericolo così come oggi avviene. Poi si passerà al regolamento che interessa il lago. L’attuale disciplina è obsoleta, vecchia di 15 anni e molto è cambiato da allora.
“Un divieto d’accesso in zona Mattoni sarà operativo nei prossimi giorni – conclude Marocchi – ma solamente nei fine settimana perché i “furbetti” che parcheggiano ovunque, in mezzo ai campi per andare al lago sono troppi. Lì ci andrà solamente chi ci deve lavorare e coltivare la terra. Poi sul piatto della bilancia metteremo il noleggio di canoe, kayak e pedalò. Qui opereremo un taglio sul numero, i pedalò col nostro lago cosa c’entrano?”