ALTO GARDA: PATTO DI CONTROLLO DEL TERRITORIO, NON SONO “RONDE”

Nonostante sia stato ben spiegato, il consigliere comunale di Arco Bene Comune Tommaso Ulivieri ha sollevato dubbi sul fatto che il “controllo di vicinato”, patto sottoscritto giorni fa da alcuni Comuni della Busa sia assimilabile ad una sorta di “pattugliamento” del territorio. “Nulla a che vedere con ronde o delazioni” ha chiarito Marco D’Arcangelo, comandante del Corpo di Polizia Locale Intercomunale. Il Patto è stato firmato presso il Commissariato di Governo dai Comuni di Arco, Riva, Tenno, Dro e Drena e prevede, come sta già accadendo in molte regioni d’Italia, che alcuni i cittadini si rendano disponibili a segnalare episodi, situazioni, fatti di potenziale “pericolo” per la cittadinanza. D’Arcangelo ha allora invitato Ulivieri assieme agli assessori Girelli e Miori con i rappresentanti delle Associazioni aderenti al progetto a prendere visione di come sia a sfondo sociale e solidale e in assoluto non un “sistema” di delazione. Il controllo di vicinato si basa su segnalazioni fatte ad un responsabile che gestisce una chat telefonica (WhatsApp) di episodi non consoni al quieto vivere, episodi che dopo la segnalazione sono oggetto di verifica da parte dell’Autorità preposta.