“AD ARCO L’UFFICIO TECNICO È ESEMPIO D’INADEGUATEZZA”

Non si placano le polemiche inerenti al recente abuso edilizio contestato alla proprietà del Camping Maroadi con l’innalzamento del sottotetto esistente per realizzare appartamenti da affittare ad uso turistico. Dopo le minoranze che hanno sollevato il caso si fanno vive con una nota anche le associazioni ambientaliste. “Ricordiamo che Alessandro Betta era ancora vicesindaco – si legge nella nota a firma congiunta da WWF, Italia Nostra, Comitato Salvaguardia Olivaia e Comitato Sviluppo Sostenibile – e che già allora avrebbe potuto attuare un deciso cambio di rotta per il suo mandato. Purtroppo, sia lui sia l’assessore Miori si sono come “adagiati” per comodità su di un funzionario dell’ufficio tecnico che presenta diverse falle. Nonostante il dottor Profiti – prosegue la nota – avesse detto chiaramente come l’amministrazione pubblica debba essere chiara e trasparente, purtroppo questo obiettivo è stato spesso travisato. L’ex Argentina docet, ma anche altri esempi si sono fatti errori in campo urbanistico omettendo adeguata vigilanza su interventi edilizi. La compensazione urbanistica legata alla Variante 14, irricevibile per la Provincia di Trento, oppure le integrazioni per il Vallo Tomo al Linfano ma, in modo più generale, l’assenza di vigilanza sull’edilizia sono davanti a tutti”. Nel documento inviato alla stampa le associazioni rimarcano come “L’amministrazione comunale arcense non abbia mai assunto posizioni di responsabilità, e il “caso” Maroadi ne è l’ennesimo esempio con la precisa volontà di scaricare su terzi le proprie responsabilità, ovvero le opposizioni consiliari. L’atteggiamento del primo cittadino, ossia di difesa dell’assessore all’urbanistica Miori che ha avvallato una deroga urbanistica senza nemmeno andare a vedere cosa si stesse facendo, è quantomeno sintomo di negligenza”.