La sfida della Pubblica amministrazione: le persone giuste al posto giusto
La pubblica amministrazione può essere – insieme a imprese, famiglie, terzo settore e volontariato – un fattore di sviluppo territoriale. Non è solo con le riforme legislative che la pubblica amministrazione si riforma ma è anche grazie alla capacità di mettere in atto azioni di sviluppo del proprio capitale umano che la pubblica amministrazione può rispondere in maniera sempre più adeguata ai bisogni dei cittadini, semplificando e velocizzando i servizi pubblici. Il tema è stata dibattuto negli scorsi giorni a Trento, in occasione del convengo dal titolo “Persone giuste al posto giusto”, organizzato dalla Provincia autonoma di Trento (Dipartimento organizzazione, personale e affari generali), in collaborazione con tsm – Trentino School of Management, presso la sala delle Margonerie del Castello del Buonconsiglio. “Orientare le culture organizzative ad una maggiore qualità significa – come hanno sottolineato più volte i relatori – agire su capitale umano e organizzazione, anche mutuando strumenti, metodi e procedure da altri contesti lavorativi”.
Il convengo di Trento ha visto alternarsi sociologi, giuristi, economisti che hanno dibattuto sulla necessità di investire sulle persone e sulle loro capacità. Diverse amministrazioni di aree metropolitane (Milano, Torino e Bologna) hanno portato a Trento le esperienze innovative di reclutamento del personale, mentre il Trentino ha presentato la propria esperienza del concorso per l’assunzione della qualifica di dirigente e il progetto di assunzione di giovani con contratto di formazione lavoro.
Ne é uscito un quadro dove è stata riconosciuta l’inefficacia delle riforme della pubblica amministrazione basate unicamente sull’innovazione del quadro legislativo. Al contrario è stata riconosciuta la necessità di investire nel cambiamento culturale, partendo dai dipendenti fin dalla loro assunzione, che dovranno essere effettuate valutando, non solo le conoscenze teoriche, ma anche quelle comportamentali e del saper fare.