Betta e Santi sfidano la giunta Zanoni: «Il SAL non rappresenta la città».

La sentenza del TAR di Trento sull’area ex Cattoi diventa il terreno di un nuovo scontro politico a Palazzo Pretorio, storica sede del Comune di Riva del Garda. A riaccendere il dibattito sono le due consigliere Silvia Betta (PATT) e Cristina Santi (Lega), rispettivamente vicesindaco e sindaco uscenti, che con un comunicato stampa congiunto (“Diciamo che una notizia è già che Lega e Patt hanno iniziato a lavorare insieme a differenza di altre forze politiche delle minoranze consiliari“, sottolineano), inviato alla redazione de La Busa online, attaccano frontalmente il comitato SAL e chiamano in causa l’operato dell’attuale giunta guidata dal sindaco Alessio Zanoni.
Secondo le due consigliere, la decisione del TAR «stabilisce in modo chiaro e inequivocabile che il comitato non rappresenta affatto la sensibilità di una parte di cittadinanza e tantomeno avrebbe uno stabile collegamento con il territorio». Un giudizio netto, rafforzato dal richiamo ai numeri: «nell’arco dei cinque anni dalla costituzione… il comitato non è affatto cresciuto in termini di numeri, parliamo di sette componenti».
Parole che smontano, secondo Betta e Santi, l’immagine di un soggetto che per anni avrebbe parlato a nome di una parte della città. Da qui l’affondo politico: «Dovrebbero sentirsi offesi quei cittadini che non si sentono affatto rappresentati da queste persone che per anni hanno alzato la voce nel nome di una parte di città che andava tutelata ma oggi scopriamo non esistere!».
Nel mirino non c’è solo il SAL, ma anche il ruolo che l’attuale amministrazione continua a riconoscergli. Le due consigliere chiedono che «nelle sedi istituzionali dove il comitato occupa un ruolo di interlocutore e rappresentante di una voce che evidentemente non c’è, venga urgentemente posto il problema». In alternativa, viene chiesta «un’apertura totale verso tutti coloro che intendono partecipare ai vari tavoli e confronti», con la presenza delle minoranze consiliari «con un peso pari al comitato».
Un passaggio che diventa accusa diretta alla giunta Zanoni riguarda il tavolo del Bike Festival: «Un tavolo nel quale questo ristretto gruppo siede, ma non vi è nessun rappresentante della componente minoritaria del consiglio comunale». Un’esclusione che, secondo le firmatarie, altera gli equilibri democratici.
Il confronto politico si sposta infine sulle scelte urbanistiche.
Betta e Santi ricordano che la sentenza del TAR «sancisce la correttezza dell’operato dell’amministrazione Santi», ma sottolineano che l’esproprio «rimane sempre una via percorribile, lo era in passato e lo è tutt’oggi». Un tema su cui chiamano direttamente in causa il sindaco: «Attendiamo pertanto quali scelte il sindaco Zanoni intende fare, se prevarrà la coerenza e il rispetto delle proprie idee o se invece era semplice propaganda a soli fini elettorali».
Un comunicato che segna un cambio di passo nei toni delle minoranze e apre una nuova fase di scontro politico, non solo con il comitato SAL ma anche con una giunta chiamata ora a dimostrare, nei fatti, la coerenza delle proprie posizioni.
(n.f.)










