Donne vittime di violenza, dalla Provincia un contributo per il patrocinio legale

Un nuovo strumento di sostegno per le donne vittime di violenza arriva dalla Provincia autonoma di Trento. La Giunta provinciale ha approvato i criteri per l’accesso a un contributo di solidarietà per il patrocinio legale, destinato a coprire le spese legali effettivamente sostenute dalle vittime, qualora non sussistano le condizioni per l’ammissione al patrocinio a spese dello Stato.
Le domande potranno essere presentate a partire dal 15 gennaio 2026.
A chi è destinato il contributo
Il contributo è rivolto a donne, anche minorenni, residenti in provincia di Trento, che abbiano subito violenza e che siano in carico ai servizi sociali territoriali o a soggetti accreditati, come case rifugio e centri antiviolenza.
L’aiuto economico è riconosciuto a fronte di spese legali già sostenute, fino a un importo massimo complessivo di 5.000 euro, nei casi in cui non sia possibile accedere al patrocinio gratuito dello Stato.
I requisiti economici
Per accedere al contributo è necessario che l’indicatore ICEF per gli interventi di sostegno al reddito sia pari o inferiore a 0,30. Il nucleo di riferimento considerato è quello costituito dalla donna che ha subito violenza, comprensivo dei figli fiscalmente a carico.
Le risorse stanziate
Per la prima fase di attuazione dei criteri, la Provincia ha previsto 100.000 euro all’anno per ciascuno degli anni 2026, 2027 e 2028, per un totale complessivo di 300.000 euro.
Le risorse consentiranno di dare risposta alle domande che verranno presentate nel triennio, garantendo un sostegno concreto alle vittime che intendono intraprendere un percorso di tutela legale.
Fugatti: «Uno strumento in più per una tutela effettiva»
A illustrare il significato del provvedimento è stato il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti. «Questo provvedimento – ha sottolineato – vuole rappresentare uno degli interventi concreti per contrastare un fenomeno sociale di particolare gravità e per aiutare le donne ad uscire da una situazione di violenza, facendo valere i propri diritti di fronte alla giustizia».
Secondo Fugatti, alla base di molte situazioni di violenza «vi sono anche condizioni di disparità sul piano delle possibilità economiche». Da qui la necessità di «dare uno strumento in più per una tutela effettiva che consenta alle vittime di difendersi nelle sedi deputate e guardare con maggiore fiducia al proprio futuro».
Un’azione più ampia contro la violenza di genere
Il contributo per il patrocinio legale si inserisce in una strategia più ampia di contrasto alla violenza sulle donne. «Per contrastare la violenza – ha ricordato il presidente – servono interventi diversi, dalla prevenzione alla sanzione». Il provvedimento approvato dalla Giunta provinciale rappresenta quindi uno dei tasselli di un’azione complessiva contro «un fenomeno che non è accettabile».
Il confronto con gli Ordini degli Avvocati
La disciplina che definisce criteri e modalità di accesso al contributo è il risultato di un confronto tra gli uffici provinciali e gli Ordini degli Avvocati di Trento e Rovereto, con l’obiettivo di rendere la misura concretamente applicabile ed efficace dal punto di vista giuridico e operativo.
Informazioni e contatti
Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi all’UMSE Prevenzione della violenza e della criminalità:
Email: [email protected]
Telefono: 0461 493839
Un canale dedicato per accompagnare le potenziali beneficiarie nell’accesso a una misura che punta a rafforzare la tutela dei diritti e l’autonomia delle donne vittime di violenza.










