Ponti e festività 2026: come trasformare 12 giorni di ferie in 33 di vacanza

Redazione19/12/20254min
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C’è chi aspetta l’anno nuovo per i buoni propositi e chi, molto più pragmaticamente, per studiare il calendario. Il 2026, da questo punto di vista, si annuncia come un alleato prezioso per i lavoratori che non operano nei fine settimana: con un po’ di strategia, pianificazione – e magari colleghi e superiori comprensivi – sarà possibile ottenere fino a 33 giorni di vacanza utilizzando solo 12 giorni di ferie.
Un piccolo “capolavoro” di incastri che nasce dalla felice combinazione di festività infrasettimanali e weekend lunghi, a partire già dai primi giorni dell’anno.

Capodanno ed Epifania, partenza col botto
Il 2026 si apre in modo promettente: Capodanno cade di giovedì, l’Epifania di martedì. Una combinazione quasi perfetta. Basterà chiedere due giorni di ferie, venerdì 2 e lunedì 5 gennaio, per ottenere sei giorni consecutivi di vacanza. Per chi non lavora il 31 dicembre, il conto sale facilmente a una settimana piena: un’occasione ideale per una fuga last minute o per allungare le feste senza stress.

 

 

Pasqua senza ponti, ma con qualche margine
La Pasqua, il 5 aprile, non regala grandi ponti. Il 25 aprile cade infatti di sabato, spezzando ogni possibile collegamento. Chi però non vuole rinunciare a una pausa primaverile può giocare d’anticipo: prendendo quattro giorni di ferie dal martedì dopo Pasquetta, si arriva fino al weekend dell’11 e 12 aprile, totalizzando nove giorni di vacanza.

Tra 25 aprile e 1° maggio, vince la Festa dei Lavoratori
La Festa della Liberazione, celebrata sabato 25 aprile, non offre margini. Meglio va con il 1° maggio, che nel 2026 cade di venerdì. Nessun ponte lungo automatico, ma chi è disposto a osare può prendersi ferie dal 27 al 30 aprile: quattro giorni che diventano nove di vacanza consecutivi. In alternativa, più sobriamente, si può allungare il fine settimana dell’1° maggio con un solo giorno di ferie e godersi quattro giorni di pausa.

Il 2 giugno profuma già d’estate
La Festa della Repubblica cade di martedì, regalando uno dei ponti più classici: basta chiedere ferie lunedì 1° giugno per avere quattro giorni di vacanza, perfetti per il primo assaggio d’estate o una breve fuga al mare.

Agosto e novembre deludono, dicembre si rifà
Il calendario non sorride a Ferragosto e Ognissanti, che nel 2026 cadono rispettivamente di sabato e domenica. Ma dicembre compensa ampiamente. L’8 dicembre, festa dell’Immacolata, è di martedì: prendendo ferie lunedì 7 si ottiene un ponte di quattro giorni, ideale per mercatini, montagna o semplicemente riposo.

Natale 2026 e Capodanno 2027: il gran finale
Il vero colpo di scena arriva a fine anno. Natale cade di venerdì, così come Capodanno 2027. Prendendo quattro giorni di ferie dal 28 al 31 dicembre, si possono ottenere dieci giorni consecutivi di vacanza, chiudendo l’anno con un periodo lungo e continuo, perfetto per un viaggio o una vera pausa rigenerante.

In sintesi, il 2026 è uno di quegli anni che premiano chi sa guardare avanti. Un calendario amico dei ponti e delle festività che, con un po’ di organizzazione, permette di moltiplicare il valore delle ferie e ritagliarsi spazi di riposo più lunghi senza consumare tutto il “tesoretto” annuale. Un piccolo esercizio di matematica… applicata al benessere. (n.f.)