Busatte, Rinascita e Sviluppo denuncia: “Zona di pregio snaturata, riqualificazione senza confronto”

Redazione18/11/20257min
PARCO AVVENTURA BUSATTE TORBOLE (4)


 

C’è un filo di inquietudine — oltre che di indignazione politica — nel nuovo intervento del gruppo consiliare Rinascita e Sviluppo, composto da Giovanni (Johnny) Perugini, Adriano Vivaldi, Giovanni (Beppe) Di Lucia e Donatella Mazzoldi, che nelle scorse settimane ha protocollato un’interrogazione molto articolata sul futuro delle Busatte.
Un documento fitto, corredato da fotografie, sopralluoghi, segnalazioni e quattordici quesiti rivolti al sindaco e all’assessore competente. L’interrogazione nasce dopo la pubblicazione, da parte dei media locali, del progetto di riqualificazione depositato in municipio il 28 ottobre: un intervento che, secondo la minoranza, sarebbe stato elaborato e divulgato “a giochi fatti”, senza alcun coinvolgimento della cittadinanza.
Ed è proprio questo, ancora una volta, il nodo politico su cui Rinascita e Sviluppo punta il dito.

 

 

“Progetti comunicati a giochi fatti, senza coinvolgere la cittadinanza”
Il gruppo critica apertamente il metodo decisionale della giunta, accusata di “portare avanti i progetti in solitaria” e di rendere note le iniziative quando ormai già formalizzate.
Una modalità che, agli occhi dei quattro consiglieri, ricalcherebbe “le logiche dei dieci anni precedenti” e che avrebbe progressivamente incrinato il rapporto fra istituzioni e abitanti.
Il progetto sulle Busatte, limitato per lo più alla creazione di nuove aree di parcheggio e ad altre opere ritenute minori, viene giudicato “insufficiente”: un intervento che non coglierebbe la complessità dei problemi esistenti né le potenzialità di una zona considerata da sempre un punto di forza paesaggistico e turistico di Nago Torbole.

Busatte: da luogo di pregio a area snaturata?
Il cuore dell’interrogazione è una ricostruzione dettagliata della trasformazione delle Busatte negli ultimi anni.
Rinascita e Sviluppo elenca boschi, pinete, uliveti, prati, strutture ricettive di qualità, accessi a sentieri famosi come il Busatte-Tempesta: un patrimonio naturale e turistico “di grande valore”, che nel tempo, però, avrebbe subito uno snaturamento evidente.
Le segnalazioni dei residenti — raccolte durante l’estate e supportate da fotografie — parlano di:
edifici ampliati senza attenzione al contesto,
materiali e stili architettonici poco coerenti,
aumento del traffico e difficoltà di parcheggio,
rifiuti e sterpaglie abbandonati,
strutture sportive inutilizzabili,
problemi di sicurezza stradale,
una progressiva riduzione della vegetazione storica.
“Una zona di pregio”, scrivono i consiglieri, “che negli anni ha visto crescere il degrado, mentre i residenti hanno assistito impotenti all’espansione edilizia”.

Parcheggi insufficienti e viabilità critica
Fra i temi più caldi c’è la carenza di posti auto, peggiorata dall’aumento delle seconde case e dalla crescente frequentazione del sentiero Busatte-Tempesta.
Il divieto di sosta introdotto lungo la strada avrebbe spinto alcuni abitanti a utilizzare piccole porzioni di suolo pubblico come parcheggi improvvisati, mentre l’area del “Bersaglio” si rivelerebbe insufficiente nei momenti di maggiore affluenza.
Non solo. Il gruppo ricorda come la giunta, nel giugno 2024, avesse preannunciato la realizzazione di un nuovo parcheggio “di fronte alle strutture ricettive”: annuncio del quale oggi — lamentano — non si conoscerebbe più lo stato di avanzamento.
Il quadro della viabilità è completato dalle criticità di via Bellavista e della strada delle Busatte: eccesso di velocità, senso unico non rispettato, veicoli in contromano, paracarri divelti, mancanza di dissuasori. Una situazione che, secondo la minoranza, meriterebbe un intervento organico, non “un progetto limitato a due parcheggi”.

Rifiuti, verde pubblico e sentieri: manutenzione sotto accusa
L’interrogazione entra nei dettagli anche della manutenzione ordinaria.
Si parla di isole ecologiche “in condizioni deplorevoli”, con cassonetti bloccati dopo lo svuotamento; abbandono di rifiuti e sfalci lungo scalinate, pinete e ai bordi delle strade; tronchi e potature lasciati anche lungo il tracciato Busatte-Tempesta; parapetti arrugginiti; recinzioni da cantiere ancora in loco; attrezzature del Parco Avventura non riposte correttamente.
Per Rinascita e Sviluppo, l’insieme di queste incurie produce una “percezione generale di abbandono”, poco compatibile con l’immagine turistica della località.

Strutture sportive dimenticate e il nodo del nuovo campo da padel
Durante il sopralluogo, i consiglieri hanno verificato lo stato delle strutture sportive storiche: la pista da pattinaggio, il campo da bocce e il tavolo da ping pong risultano inutilizzabili da anni.
Alla luce di questo, la minoranza fatica a comprendere la scelta dell’amministrazione di realizzare un nuovo campo da padel “consumando ulteriore suolo”, invece di recuperare ciò che già esiste. Una decisione definita “poco sensata”, soprattutto in un’area che negli ultimi anni ha visto interventi invasivi e disboscamenti consistenti.

Percorsi MTB e impatto sul paesaggio
Criticità emergono anche sul percorso MTB realizzato nel 2024 da Garda Dolomiti.
Rinascita e Sviluppo parla di un’opera “pesante” per l’ambiente naturale, legata anche al taglio di numerosi pini neri negli anni precedenti: un intervento che, secondo i consiglieri, avrebbe alterato il microclima locale e allontanato la fauna selvatica.
La richiesta è chiara: avviare rimboschimenti compensativi e un monitoraggio sistematico del verde.

Quattordici quesiti per il sindaco
La parte finale dell’interrogazione elenca quattordici domande precise rivolte al sindaco e all’assessore competente: parcheggi, sicurezza stradale, manutenzione dei sentieri, controllo del rumore durante gli eventi, ripristino delle strutture sportive, piantumazioni, gestione dei flussi turistici.
Un documento complesso, che i quattro consiglieri definiscono “nell’esclusivo interesse della comunità”, e che ora attende una risposta formale da parte dell’amministrazione.
Tra cittadinanza e istituzioni, la questione aperta della partecipazione
Al centro della vicenda rimane una domanda più ampia: come si costruisce la progettazione di uno spazio pubblico che appartiene alla collettività?
Per Giovanni (Johnny) Perugini, Adriano Vivaldi, Giovanni (Beppe) Di Lucia e Donatella Mazzoldi, la risposta passa dalla trasparenza, dalla condivisione, dall’ascolto.
E proprio questi elementi — sostengono — sarebbero mancati nel progetto-Busatte.
Il rischio, dicono, è che una zona simbolo del territorio continui a perdere identità e qualità.
L’occasione, ancora una volta, è quella di ripensare insieme gli spazi più preziosi della comunità.
Un’occasione che, secondo la minoranza, non dovrebbe essere nuovamente sprecata. (n.f.)