Furti nell’Alto Garda: l’assessore Mascher difende la sindaca dalle polemiche

Redazione05/11/20256min
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Nel pieno del dibattito sulla crescente ondata di furti e tentativi di effrazione, che da settimane tiene in allarme l’Alto Garda e Ledro, arriva un lungo e articolato intervento dell’assessore di Arco Mattia Mascher che invita a riportare la discussione su un terreno di razionalità e di analisi sociale, dopo le polemiche scoppiate attorno alle recenti parole della sindaca Arianna Fiorio.

“Le parole della sindaca travisate e strumentalizzate”

Mascher esprime innanzitutto “dispiacere per la strumentalizzazione” delle affermazioni della prima cittadina di Arco, accusata da alcuni esponenti dell’opposizione di “giustificare i ladri”.
Un’accusa che l’assessore definisce “grave e totalmente infondata” nata – spiega – da una frase decontestualizzata: quella in cui la sindaca sottolineava come l’aumento della povertà e delle disuguaglianze a livello nazionale ed europeo possa generare più criminalità e insicurezza.

“Non pensavamo – scrive Mascher – che un’affermazione tanto ovvia, sostenuta da decenni di studi e da figure come Giovanni Falcone o Don Luigi Ciotti, potesse essere fraintesa in questo modo. Falcone diceva: ‘La criminalità organizzata si nutre della povertà. Il lavoro ci libera dai suoi ricatti.’ È un dato di realtà, non una giustificazione.”

 

 

Sicurezza: priorità e azione sul territorio

Mascher ricorda che le parole della sindaca arrivavano al termine di un intervento nel quale erano stati chiariti tre punti fondamentali:
Solidarietà e vicinanza alle famiglie e alle persone colpite dai recenti furti.
La sicurezza come priorità dell’amministrazione, con un costante coordinamento con le forze dell’ordine e la polizia locale intercomunale, impegnata ogni sera in controlli mirati anche con personale in abiti civili e auto “civetta”.
L’intenzione di potenziare il sistema di videosorveglianza, accelerando gli interventi già in programma.
“Nessuno ha mai pensato – precisa Mascher – che dietro ai furti ci siano persone in difficoltà economica del nostro territorio.
Le indagini e i dati raccolti ci dicono che si tratta per lo più di bande organizzate o ladri professionisti, provenienti da fuori provincia. Ma ciò non toglie che, in senso più ampio, l’aumento delle disuguaglianze crei un terreno fertile per la criminalità organizzata.”

Dati e realtà: “La povertà è raddoppiata in vent’anni”
Nel suo post, l’assessore cita anche dati socioeconomici e analisi ufficiali.
Oggi in Italia, sottolinea, ci sono quasi 6 milioni di persone in povertà assoluta, contro i 2,5 milioni del 2000: “Un dato drammatico, che non può essere ignorato se vogliamo capire davvero cosa si muove dietro certi fenomeni”.
A supporto della sua riflessione, Mascher cita una ricerca della Banca d’Italia, secondo cui una riduzione del 10% dell’attività economica comporta un aumento del 6% dei furti, e uno studio della Bocconi che misura la correlazione tra disoccupazione e criminalità.
“Richiedo – scrive ironicamente –: anche la Banca d’Italia o la Bocconi giustificano il crimine?”

“Serve meno tifo da social e più confronto vero”
Il tono del post, pur fermo, si fa anche autocritico: “Nell’era dei social – ammette Mascher – abbiamo forse commesso una leggerezza comunicativa. Ma il vero problema è il clima da tifoseria, dove si attacca senza capire, dove la complessità viene sacrificata al bianco e nero del giudizio immediato.”
L’assessore difende il lavoro dell’amministrazione Fiorio, ricordando la grande partecipazione dei cittadini agli incontri per i Comitati di partecipazione e la disponibilità al dialogo anche con le opposizioni: “Quando il confronto è costruttivo, migliora tutti. Ma il male dei nostri tempi è la superficialità del dibattito, dove si commenta senza informarsi e si preferisce la polemica al ragionamento.”

Un tema che interroga tutta la comunità
La riflessione di Mascher arriva in un momento di forte sensibilità sul tema della sicurezza in tutto l’Alto Garda, dove i furti – secondo i dati Censis – sono aumentati del 22% rispetto al 2023.
Un fenomeno che spaventa, ma che – come ribadisce l’assessore – “va affrontato con serietà, con l’aiuto delle forze dell’ordine, ma anche con politiche sociali e comunitarie capaci di rafforzare il tessuto relazionale e prevenire il disagio.”
“I cittadini di Arco meritano un confronto politico e civile migliore, basato sui fatti e non sui processi alle intenzioni” conclude Mascher.
Parole che, nel clima acceso delle ultime settimane, suonano come un invito a recuperare il senso del dialogo e della responsabilità collettiva, in una comunità che sta cercando di proteggere sé stessa non solo dai furti, ma anche dalla divisione.

(n.f.)